Key4biz

Regole e finzioni

BIBLIOTECH


Franco Angeli
Pubblicato: marzo 2010
Pagine: 176
ISBN: 9788856822151
Prezzo: 18,00

Che rapporto c’è tra realtà e fiction? In che modo gli schemi e le regole narrative influenzano e mutano le relazioni sociali e i processi di comunicazione? Esiste, oggi, una vera differenza tra conoscenza del diritto e percezione della conoscenza del diritto alterata dai media? La violenza diffusa dalla tv e dagli altri mezzi di comunicazione può determinare il modo di sentirsi più o meno sicuri all’interno di un sistema sociale? Le narrazioni dei serial televisivi incrementano i pregiudizi nei confronti del delitto e della pena? Infine, gli schemi ricorrenti della fiction alimentano la creatività o la banalizzano attraverso la replicazione abitudinaria di meccanismi narrativi sempre uguali perché funzionali alle regole dell’intrattenimento?

Il filo conduttore del libro si poggia su questi interrogativi. Finora le società hanno avuto bisogno di sistemi di significazione che continuano, per il momento, a guidare gli orientamenti comportamentali degli attori sociali attraverso un corpus di valori e di regole. Ma cosa accade quando il senso e i sensi della realtà vanno in cortocircuito, alterati da altri sistemi che cercano di rappresentare il “doppione” mediatico dei primi?

Il diritto è uno tra i possibili modelli di programmazione che fornisce istruzioni al sistema sociale. Esso, tuttavia, interagisce con altri media. Il diritto subisce numerose deviazioni, costruendo universi di senso paralleli vicendevolmente escludentisi. Nel presente volume, frutto di una complessa intelaiatura interdisciplinare, si costruisce un’interfaccia scientifica tra sociologia del diritto e sociologia dei processi culturali, con l’intento preciso di analizzare il rapporto tra le regole del diritto e le finzioni (che hanno altrettante regole) della fiction cine-televisiva.

In esso si confrontano diverse scuole di pensiero della sociologia contemporanea, operanti in Università italiane meridionali e settentrionali, a dimostrazione dell’esistenza di una “sincronizzazione d’intenti” ancora viva nel panorama della ricerca del nostro paese e poco sottolineata nel dibattito attuale.

Nel mondo contemporaneo e globalizzato è sempre più evidente “la relatività del diritto” ed è sempre più lontana la razionalità “astratta” e “universale” che si pretende che esso continui ad avere. Il diritto, allora, si fa plurale e diventa contenitore, mentre i media costruiscono le infinite possibilità delle regole, elencando cataloghi normativi esistenti o ancora da costruire.
(Dalla quarta di copertina)

Andrea Pitasi, è professore associato confermato presso l’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Consulente, formatore e analista strategico dirige la collana Teoria dei sistemi e complessità per l’Editore Aracne. Life member dell’International Communication Association (ICA) e della J.A. Schumpeter Society, è stato guest editor dell’opera in tre volumi Future Trends of Communication Strategies apparsa sulla rivista “World Futures” diretta da Ervin Laszlo (New York). Tra le sue pubblicazioni Universi paralleli (2003), Sfide del nostro tempo (2007), Un seimiliardesimo di umanità (2008), Il tempo zero del desiderio (2008, con E. Ferone). Inoltre è socio fondatore e direttore scientifico della World Complexity Science Academy (WCSA).
 

 

Flavio Fabbri

Exit mobile version