Lo spettro del capitale

di di Sergio Bellucci e Marcello Cini |

Per una critica dell'economia della conoscenza

BIBLIOTECH


Codice Edizioni
Pubblicato: 2009
Pagine: 115
ISBN: 9788875781378
Prezzo: 14

Durante gli ultimi vent’anni il capitalismo ha conosciuto un cambiamento epocale: da un’economia prevalentemente materiale, veicolata dalla legge della domanda e dell’offerta e dalla produzione di merci fisiche, si è passati a un’economia dell’immateriale e alla produzione di un bene intangibile e non “mercificabile”: la conoscenza.

In questo passaggio si sta verificando però un pericoloso attrito: il capitalismo tende infatti ad assorbire nelle proprie logiche di privatizzazione e mercificazione il processo produttivo della conoscenza, che per sua stessa natura è un bene comune e collettivo, soffocandone così lo sviluppo. Sergio Bellucci e Marcello Cini studiano questo fenomeno da molto tempo; ne Lo spettro del capitale la loro analisi si concretizza in una denuncia e allo stesso tempo in una proposta.

La denuncia è rivolta alla politica, soprattutto alla sinistra, incapace oggi di cogliere i segni di quanto sta avvenendo, e per questo di interpretare e farsi carico dei bisogni dei lavoratori. La proposta è quella di promuovere a sistema una nuova logica produttiva, che oggi sta già emergendo autonomamente dal corpo sociale, basata sugli stessi principi su cui si fonda la diffusione della conoscenza: condivisione, cooperazione e democraticità.
(Dalla quarta di copertina)

Sergio Bellucci, è giornalista e saggista, specializzato nei temi dell’innovazione tecnologica legata alla comunicazione. È uno dei fondatori di NetLeft, un’associazione che si occupa delle frontiere delle libertà dell’era digitale. Dal 2006 al 2008 è stato presidente del quotidiano “Liberazione”.

Marcello Cini, è attualmente professore emerito dell’Università La Sapienza di Roma, dove ha svolto dal 1957 attività di ricerca in Fisica teorica. Dagli anni Settanta ha accompagnato questa attività con studi di Storia della scienza e di Epistemologia, e interventi su varie riviste e sul quotidiano “Il Manifesto”. Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo Un paradiso perduto (Feltrinelli, 1994), Trentatre variazioni su un tema (Editori Riuniti, 1990) e Dialoghi di un cattivo maestro (Bollati Boringhieri, 2001). Ha ricevuto il premio Nonino 2004 “A un maestro italiano del nostro tempo”.
 

 

Flavio Fabbri