Il partito mediatico

di di Giorgio Girard |

Un'analisi del protagonismo nel contesto della comunicazione di massa

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Il partito mediatico

Ananke Editore
pubblicato: ottobre 2009
pagine: 160
ISBN: 9788873253150
Prezzo: 15,00

Questo saggio focalizza l’attenzione sulla comunicazione nel mondo contemporaneo. Il tentativo di interrogare l’ovvio, perseguito da questo libro, dovrebbe condurre il lettore a vedere cose che altrimenti non vedrebbe. Normalmente tutti noi viviamo in una nostra immediatezza che ci appare scontata. C’è il nostro darsi da fare, ma c’è anche il senso delle opportunità, l’avvertire che abbiamo sempre altri di fronte a noi, altri che dicono, mostrano, indicano.

Ma, oltre questa quotidianità, il libro si spinge nella direzione di una visione più ampia, un’individuazione più consapevole dei luoghi dove normalmente sostiamo, dei canali che inconsapevolmente percorriamo entro il fitto della rete della comunicazione mediatica.
Dentro questa fitta rete da scoprire ci sono figure che saranno sempre di un particolare rilievo: il giornalista, il politico, l’intellettuale.

Ma il libro parla anche del successo. Il suo ambito, il suo contesto, il suo sfondo, la sua cornice sono la democrazia mediatica. Cultura alta, cultura normale? Quale la differenza tra scrittore di successo e il dotto sconosciuto? Si può essere vip senza leggere?
(Dalla quarta di copertina)

Giorgio Girard, dopo esperienze professionali nell’ambito soprattutto della psicologia del lavoro, con particolare riferimento a ricerche svolte per conto della Commissione delle Comunità Europee, ha intrapreso la carriera universitaria in psicologia, volgendo il proprio interesse di ricerca a interpretare il cambiamento profondo intervenuto nell’ultimo Novecento secondo una versione “debole” della psicologia. Tra le sue numerose opere si segnalano Nella palude della parola (1983), Simulazione e identità debole (1990), Psicologia debole (1999), Psicologia debole e ricerca ecumenica (2005), Etica del giudizio e Etica della contemplazione (2007), e, per i tipi di Ananke, Omosessualità paradigma di emancipazione? (2008).
 

 

Flavio Fabbri