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 Dedalo Edizioni
 Pubblicato: maggio 2009
 Pagine:192
 ISBN: 8822053796
 Prezzo:  16,00
L’importanza crescente della «rete» nella società contemporanea pone continui e inauditi problemi di interpretazione e di comprensione dell’agire umano. Una nuova comunicazione e un nuovo linguaggio che mettono in connessione milioni di esseri umani in uno spazio affatto diverso da quello fisico tradizionale e senza alcuna presenza della corporeità materiale dei parlanti.
Un incremento inimmaginabile di informazioni provenienti da ogni parte che si depositano e si accumulano in siti accessibili attraverso semplici codici informatici. Una dilatazione senza precedenti delle possibilità di conoscenza e una flessibilità dei ruoli che trasforma la tradizionale distinzione tra lavoro e non-lavoro, tra tempo di vita e tempo mentale e che ci costringe a ripensare la nostra condizione di uomini.
 La rete è un universo senza confini e chi la frequenta è costantemente in bilico  tra l’arricchimento delle competenze e delle possibilità, e l’alienazione in  un’anomia dissipativa.
 (Dalla quarta di copertina)
 Ubaldo Fadini, è insegnante presso l’Università di Firenze. Fa parte dei  comitati di redazione e dei comitati scientifici di alcune riviste, tra le quali  «Fenomenologia e società», «Iride» e «Millepiani». È autore  di numerosi saggi, tra i quali: “Sviluppo tecnologico e identità personali.  Linee di antropologia della tecnica” (2000); “Figure nel tempo. A partire  da Deleuze/Bacon” (2003); “Soggetti a rischio. Fenomenologie del  contemporaneo” (2004); “Le mappe del possibile. Per un’estetica della  salute” (2007). Ha inoltre tradotto e curato testi di Deleuze, Gehlen,  Lessing e Virilio.
  


