Dall’argento al pixel

di di Carlo Montanaro |

Storia della tecnica del cinema

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Dall'argento al pixel

Le mani Microart’s Editore
Pubblicato: 2009
Pagine: 158
ISBN: 9788880124979
Prezzo: 14,00

Sta finendo un’era. Dopo 110 anni nelle sale cinematografiche si cambia. Non si distingueranno più, per trasparenza, sulla pellicola, le migliaia di figurine formate dall’argento e dai pigmenti colorati, ma tutto sarà digitale, compresso, virtuale, e costruito nell’alternanza velocissima di milioni (si spera, per ragioni di qualità) di punti, ovvero di pixel all’interno di una ordinatissima e minutissima griglia. Ma quello della proiezione è solo l’ultimo anello di una catena che sta trasformando il linguaggio più diretto tra quelli inventati nei secoli dall’uomo

 

Gli altri anelli – ripresa, montaggio, effetti speciali, rielaborazione e riproduzione del suono – hanno già negli ultimi anni subìto radicali trasformazioni che spesso hanno significato progresso. Forse, allora, vale proprio la pena, dalla soglia di questa trasformazione-rivoluzione ormai definitiva, capire da dove si è partiti, come è nato il linguaggio cinematografico e come la sua grammatica prima e la sua sintassi poi si sono evolute anche grazie allo sviluppo tecnologico.

 

Senza apparecchiature leggere per la registrazione del suono, emulsioni sensibili, apparecchiature illuminanti portatili e compatte, ad esempio, alla fine degli anni ’50 non sarebbe stato possibile costruire “correnti” di indagine e pensiero identificabili sotto le sigle di free cinema o nouvelle vague, largamente basate su riprese dal vero e non più ricostruite in teatro di posa.

Quello che, nel contemporaneo, altri filmackers pensano di ottenere con ancora maggior incisività proprio grazie al complesso delle tecnologie digitali. Dall’argento al pixel, appunto.
(Dalla quarta di copertina)

Carlo Montanaro, è docente di Teoria e Metodo dei Mass Media all’Accademia di Belle Arti di Venezia e di Teoria e Tecnica del Linguaggio Cinematografico e Politiche e Interventi di Conservazione del Film alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Ca’ Foscari. Veneziano, collezionista di film e reperti, collabora da anni all’organizzazione di festival e rassegne (La Biennale di Venezia, il MystFest di Cattolica e Le Giornate del Cinema Muto di Pordenone). È tra i collaboratori del quinto volume della Storia del cinema mondiale curata da Gian Piero Brunetta per Einaudi, della Enciclopedia del cinema (Treccani), della Storia del Cinema Italiano per la Scuola Nazionale di Cinema.
 

 

Flavio Fabbri