I mass media tra storia e memoria

di di Francesca Anania |

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I mass media tra storia e memoria

Rai Eri Editore
Pubblicato: 2009
Pagine: 435
ISBN: 8839714723
Prezzo: 22.00

Il volume affronta un tema che più volte ha suscitato dibattiti e polemiche: il rapporto fra mass media e storia, una storia che non si avvale solo di documenti scritti, ma anche di fonti sonore e visive. Sia la ricerca sia l’editoria hanno fortemente incentivato la circolazione di diari, di memorie, di corrispondenze private, provocando un’attenzione crescente da parte dei giornali e della televisione verso questo genere di pubblicazioni.

 

Tutto ciò, naturalmente, restituisce al sapere storico una capacità conoscitiva più larga rispetto alle sedi accademiche e aiuta a riaccreditare la storia dell’età contemporanea come un importante mezzo per riappropriarsi di un rapporto critico con la storia in generale. Secondo un taglio essenzialmente metodologico, il volume sviluppa alcuni confronti: in primo luogo tra l’Italia e la Spagna, paesi che – seppur per ragioni diverse – hanno avuto e tuttora hanno un problema di costruzione dell’identità nazionale e hanno entrambi puntato sulla televisione come medium unificante; in secondo luogo con la Francia, dove l’identità è forte, soprattutto in virtù del ruolo da “battistrada” esercitato nella costruzione di diverse identità nazionali e locali attraverso le numerose iniziative istituzionali promosse.

 

Infine, ripercorrendo il ruolo giocato dai media nel trattare alcuni temi fondamentali – la guerra, l’Europa, la religione – si è cercato di definire gli obiettivi che un’informazione che vuole definirsi moderna dovrebbe darsi.
(Dalla quarta di copertina)

Francesca Anania, è docente di Storia Contemporanea all’Università della Tuscia di Viterbo. Studiosa del rapporto tra storia e mass media, è stata la prima in Italia, nel 1985, ad occuparsi del rapporto tra programmi storici televisivi e rappresentazione della storia, in un testo ormai divenuto un classico: “La Storia Sfuggente”, edito dalla Eri-Rai.
 

Flavio Fabbri