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L’inganno e la paura

BIBLIOTECH


Saggiatore Editore
Pubblicato: gennaio 2009
Pagine: 256
ISBN: 8842814776
Prezzo: 17,00

Il meccanismo dell’inganno e della paura è uno strumento di governo primordiale ma non in estinzione, anzi, negli ultimi anni è ritornato in auge. Siamo infatti convinti di vivere in un’epoca caotica, dove le forze del male imperversano senza freni. Ma la sicurezza umana, invece, non è mai stata così grande e non ha mai avuto basi così solide. È in corso una gigantesca manipolazione, condotta su una scala mai prima conosciuta, il cui scopo è di scoraggiarci, di metterci sulla difensiva, e farci rinunciare all’idea di un mondo migliore.

 

Il grande inganno è una creazione dei governi, dei media, degli apparati militari americani e delle forze reazionarie, che su di esso hanno saputo costruire le loro recenti fortune. Queste forze sfornano a getto continuo mostri e nemici mortali da cui difendersi – i terroristi islamici, gli stati canaglia, l’espansionismo cinese, gli immigrati – creando un clima di tensione e di panico. Ma queste minacce sono in gran parte inesistenti, esasperate oltre ogni misura. L’ossessiva domanda di sicurezza diffusasi in Occidente, e l’offerta di protezione da parte dei governi cosiddetti forti e a tolleranza zero, sono basate su motivazioni obiettive? Siamo davvero esposti a pericoli così letali? È inevitabile lo scontro di civiltà? Partendo da questi interrogativi, Pino Arlacchi attua probabilmente il primo tentativo sistematico, certo il più agguerrito e trascinante, di smantellare uno dopo l’altro i pilastri della propaganda della destra globale e del suo grande inganno.

 

L’inganno e la paura è una teoria organica della pace, con la quale viene messa in risalto la forza superiore della solidarietà e della cooperazione. Attraverso dati di ricerca inconfutabili e grande efficacia persuasiva, il volume mostra che la violenza estrema delle guerre, dei massacri, della criminalità e del terrore è in declino in quasi ogni angolo del mondo, seguendo un trend plurisecolare. L’uomo non è nato per uccidere, dimostrano le acquisizioni scientifiche provenienti dai più diversi ambiti disciplinari.

 

Ispirata dalle menti più illuminate e basata su caratteristiche fondanti della natura umana, si è fatta strada una potente controtendenza: quella di fondare le relazioni interne e internazionali su istituzioni aperte all’integrazione, alla tolleranza, al riconoscimento di nuovi diritti. Da valorizzare – propone Arlacchi – con una serie di iniziative per una governance mondiale: il Parlamento universale, la proibizione della guerra, il disarmo generale e la promozione dell’esempio dell’Unione Europea come potenza civile alternativa a ogni pretesa imperiale.
(Dalla quarta di copertina)

Pino Arlacchi, è professore ordinario di Sociologia generale presso l’Università di Sassari. È stato deputato e senatore del parlamento italiano, e vicesegretario generale dell’ONU dal 1997 al 2002. Tra le sue pubblicazioni: “Gli uomini del disonore. La mafia siciliana nella vita del grande pentito Antonino Calderone” (Milano 1994).
 

 

Flavio Fabbri

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