Introduzione all’economia dei media

di di Gillian Doyle e Giuseppe Richeri (curatore dell'edizione italiana) |

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Introduzione all'economia dei media

Hoepli Editore
Pubblicato: novembre 2008
Pagine: 214
ISBN:88203411832
Prezzo: 19,00

Lo studio dei media si è concentrato tradizionalmente sugli aspetti politici, sociali e culturali dell’attività comunicativa. Ma negli anni recenti il settore dei media ha assunto una particolare rilevanza dal punto di vista economico industriale e oggi qualsiasi tipo di formazione universitaria e di attività professionale competente deve tenerne conto. Questo volume offre una chiara e precisa introduzione all’economia dei media a tutti coloro che sono coinvolti nel settore.

 

L’attenzione è focalizzata in particolare sugli aspetti più rilevanti che riguardano l’attività di produzione e distribuzione delle imprese mediali, la struttura dei mercati e le strategie che hanno caratterizzato negli anni recenti l’attività degli operatori di successo. Sono inoltre affrontati i principali campi dell’attività mediale dalla televisione al cinema, dall’editoria stampata ai nuovi media e alla pubblicità. Infine una sezione specifica è dedicata all’impatto che gli aspetti economici dei media hanno sull’attività di regolazione delle istituzioni pubbliche.

 

Il testo originale è stato integrato con una parte costituita da quattro sezioni dedicate all’attuale contesto italiano riferite specificatamente al mercato televisivo, cinematografico, della stampa quotidiana e della pubblicità, in modo che il lettore possa analizzare la situazione nazionale e sviluppare utili confronti internazionali. Il volume è adatto agli studenti delle Facoltà di Scienze della Comunicazione, di Scienze politiche e di Economia nonché ai professionisti nel campo dei media.
(Dalla quarta di copertina)

Gillian Doyle, è docente di Economia dei Media presso l’Università di Glasgow dove dirige il Master in Gestione dei Media.

Giuseppe Richeri, curatore dell’edizione italiana, è professore ordinario di Economia delle Comunicazioni dell’Università della Svizzera Italiana di Lugano e dirige l’Istituto di ricerca sui media e il giornalismo.
 

 

Flavio Fabbri