Il nuovo spazio pubblico

di di Daniel Innerarity |

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Il nuovo spazio pubblico

Meltemi Editore
Pubblicato: giugno 2008
Pagine: 287
ISBN: 8883536444
Prezzo: 22,00

Cos’è il bene comune? E cosa può significare oggi una cultura pubblica comune? Come deve essere la politica per un mondo comune, che si è lasciato alle spalle le comunità nazionali per aprirsi agli spazi della globalizzazione? Come possiamo adattare i nostri ideali di democrazia alle attuali società?

Lo spazio pubblico – la sfera dove si articolano gli interessi comuni e si amministrano le differenze – non è mai, sostiene l’autore, una realtà precostituita. Si tratta piuttosto di una costruzione fragile, variabile, impegnativa, che esige continuamente un lavoro di rappresentazione e di argomentazione, i cui principali nemici sono l’immediatezza di una politica meramente strategica così come l’immediatezza – emotiva, populista o identitaria – degli spazi globali astratti.

Ma come agire in un mondo comune quando esso perde la sua consistenza, quando quel “noi” su cui si fonda ogni forma di compromesso è diventato qualcosa di impalpabile? Cosa ci vincola agli altri e a quali altri, quando la società viene intesa come una semplice giustapposizione di singoli interessi, solo occasionalmente legati da un qualche obiettivo comune?

Nel seguire le trasformazioni dell’idea di spazio pubblico nella società contemporanea, l’autore esplora gli scenari attuali in cui si svolge la vita pubblica, propone una concezione delle questioni relative all’identità e alla differenza in consonanza con le esigenze democratiche di una società plurale e auspica una trasformazione del potere politico tale da essere in grado di articolare gli spazi comuni, la cooperazione, la responsabilità e l’integrazione nella nuova società mondiale.
(Dalla quarta di copertina)

Daniel Innerarity, è professore di Storia della filosofia presso l’Università di Saragozza. È autore di diversi libri, tra cui La transformación de la política, per il quale ha ricevuto il Premio Miguel de Unamuno per la saggistica e il Premio nazionale per la saggistica. Collabora assiduamente con «El País» e con altre testate giornalistiche spagnole. Il suo primo libro tradotto in italiano è stato La società invisibile (2007).
 

 

Flavio Fabbri