Le nuove macchine sociali

di di Silvio Scanagatta e Barbara Segatto |

Giovani a scuola tra internet, cellulare e mode

BIBLIOTECH


Le nuove macchine sociali

FrancoAngeli
Pubblicato a gennaio 2008
Pagine 272
ISBN: 8846492897
Prezzo: 22,00

I ragazzi oggi si muovono tra vecchi e nuovi oggetti di consumo: televisione, quotidiani, mostre d’arte, musei, discoteche, ma anche cellulari, pc, internet, videogiochi, tatuaggi e piercing.

Molti di questi oggetti si sono trasformati in nuove “macchine” sociali con le quali i ragazzi costruiscono la loro vita quotidiana.
Ma quali tra gli oggetti che vengono consumati sono ancora veramente indispensabili per la vita sociale e di relazione dei ragazzi? Quando il loro consumo si trasforma in dipendenza e patologia? E quando, invece, diventa rischio di esclusione? Infine, il mondo degli adulti di riferimento, genitori ed insegnanti, è ancora capace di guidare i ragazzi attraverso questi nuovi oggetti e strumenti?

 
In questo volume un gruppo di ricercatori, sociologi e psicologi, cerca di spiegare e chiarire il mondo dei consumi giovanili individuandone i modi, i rischi e le risorse. L’obiettivo è quello di capire quando questi consumi sono costruttivi e quando invece diventano segnale di disagio.
(Dalla quarta di copertina)

Silvio Scanagatta, è professore ordinario di Sociologia dell’Educazione presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Padova. Coordina il Gruppo di ricerca sui Diritti di Cittadinanza del Dipartimento di Sociologia. I suoi interessi sono orientati ai processi educativi e alla fruizione dei servizi pubblici e privati.

Barbara Segatto, sociologa e psicologa, ricercatore presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Padova, dove insegna Sociologia della Famiglia e Sociologia dei Servizi alla Persona. Collabora con il Gruppo di Ricerca sui Diritti di Cittadinanza, all’interno del quale è responsabile dell’impostazione metodologica delle ricerche. I suoi interessi di ricerca sono principalmente rivolti al rapporto tra minori, famiglia e cultura.

 

Flavio Fabbri