Il corpo del film

di di Giulia Carluccio e di di Giulia Carluccio |

Scritture, contesti, stile, emozioni

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Il corpo del film

Carocci, Roma 2006
Pagine 184
ISBN 88-430-3349-2
Prezzo 16.40

 

Il corpo del film riunisce una serie di interventi differenti per oggetti interrogati e per prospettive di ricerca, accomunati tuttavia dal sentimento condiviso di essere di fronte ad un mutato indirizzo dell’analisi del testo filmico.

 

Il cambiamento avvertito sta non solo nell’apertura e nella contaminazione metodologica, che il lavoro sul film ha favorito e incoraggiato negli ultimi anni, né risiede unicamente nella consapevolezza che sia necessario adottare una logica intertestuale che metta in crisi l’autonomia e la discriminabilità del testo.

 

Qui l’urgenza è quella di aderire ad un’idea di analisi che rivendichi una piena attenzione alla materialità e alla dimensione sensibile del testo, alle pieghe della sua consistenza, al corpo del film.

 

Gli argomenti affrontati e gli oggetti di analisi toccano questioni come la scrittura letteraria e quella per il cinema, il cinema popolare e la pornografia, l’idea di cinema barocco, il ritmo del film, la presenza dell’autore nel corpo del testo, la dimensione emozionale e figurale, la nozione di classicità.
(dalla quarta di copertina)

 

Giulia Carluccio insegna Storia del cinema nordamericano presso il dams (Università di Torino). Fa parte della redazione della rivista “La Valle dell’Eden” (Torino) e con Federica Villa cura il progetto del workshop annuale di studi “Il lavoro sul film” (Torino). Sul cinema muto ha pubblicato diversi saggi e articoli, in particolare su Griffith, Dreyer, il cinema italiano degli anni Dieci.

 

Federica Villa insegna Filmologia presso il dams (Università di Torino). Fa parte della redazione della rivista “La Valle dell’Eden” (Torino) e con Giulia Carluccio cura il progetto del workshop annuale di studi “Il lavoro sul film” (Torino). Tra le sue pubblicazioni: “Il narratore essenziale” (ets, 1999) e “Botteghe di scrittura per il cinema italiano” (Fondazione Scuola nazionale di cinema, 2002).