BIBLIOTECH
Newton Compton, Roma 2006
Pagine 208
ISBN 88-541-0579-1
Prezzo 7.00
Specchio dei tempi, in oltre cento anni di vita, il cinema italiano si è trovato al centro di vicissitudini movimentate, talvolta tempestose. Autori, opere, tendenze si sono intrecciati alle leggi dell’economia, ai mutamenti delle abitudini sociali e della mentalità, alle logiche della politica e del potere.
La creazione artistica è scaturita, e continua a scaturire, da situazioni conflittuali spesso censurate da una memoria che i mass media idealizzano e avvolgono nell’alone del mito e della leggenda.
Ripercorrere le tappe di una lunga tensione è il compito che si prefigge di svolgere questo compendio, rapido e sintetico ma preciso nei riferimenti e nella documentazione, una guida essenziale alla conoscenza di un travaglio e di un patrimonio che sono parte integrante della storia del paese.
Le mappe tracciate acquistano il significato di un bilancio agli inizi di un nuovo secolo, che vede il cinema avviato a cambiamenti radicali e irreversibili, non privi di pericoli per la libertà di comunicazione.
(dalla quarta di copertina)
Mino Argentieri, già docente di critica e storia del cinema all’Istituto Universitario Orientale di Napoli, è stato critico di “Rinascita“, dirige la rivista “Cinemasessanta” e la Biblioteca del cinema “Umberto Barbaro”, collabora alla Enciclopedia Treccani, è membro del comitato scientifico e revisore della Storia del cinema italiano edita a cura della Scuola nazionale di cinema. Tra i suoi libri ricordiamo: “La censura nel cinema italiano“, “L’occhio del regime“, “Cinema: Storia e miti“, “Il cinema sovietico negli anni Trenta“, “Il film biografico“, “L’asse cinematografico Roma-Berlino” e “Cinema in guerra“.
