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Immaginari postdemocratici

BIBLIOTECH


Franco Angeli, Roma 2006
Pagine 256
ISBN 88-464-7613-1
Prezzo 23.00

 

Introduzione di Enrico Manca

 

Le democrazie occidentali sono da tempo in preda a crisi di tipo endemico e non soltanto da fattori esterni: il calo generalizzato del numero dei votanti, l’anomia sociale, la diffidenza verso il politico e l’indifferenza di una buona fetta dell’opinione pubblica alle vicende che riguardano la vita politica, costituiscono segnali forti della difficoltà istituzionale a mantenere un contatto vivo e attivo con il corpo sociale, e testimoniano che gli stati nazionali, almeno come si propongono oggi, sono apparati che non corrispondono più alle attese delle “genti” che governano e di quelle “ingovernate”.

 

I nuovi media, le forme di socialità emergenti, gli eccessi che scandiscono l’immaginario postmoderno e la rete intesa come paradigma del nuovo sistema mediale, costituiscono culture e tecnologie in grado di assecondare una via d’uscita? In che direzione?

 

La politica si struttura sempre rispetto al territorio e alle soggettività che lo abitano e definiscono. Si è fondata per lungo tempo sui rapporti faccia a faccia, quindi sulla stampa e poi sull’azione di mediazione dei partiti politici. Nello spazio televisivo la logica dello spettacolo ha infine trionfato. Che cosa accadrà-sarà la politica con l’avvento e la diffusione capillare delle nuove tecnologie della comunicazione, quando il confine tra corpo tecnologico e corpo tout court tende a svanire? Quali sono il volto e i confini della postdemocrazia? Dove ci porta il grande show del nostro tempo?

 

Il libro tenta di rispondere alla sfida di comprendere in che modo potrà snodarsi l’intreccio – l’inscindibile e sempre fondante rapporto – tra forme di potere, vita quotidiana e piattaforme comunicative. A partire dall’immaginario.
(dalla quarta di copertina)

 

Saggi di : Sebastiano Bagnara, Federico Casalegno, Stefano Cristante, Derrick de Kerckhove, Rosanna De Rosa, Edoardo Fleischner, Carlo Formenti, Roberto Grandi, Michel Maffesoli, Paolo Mancini, Giacomo Marramao, Joshua Meyrowitz, Mario Morcellini, Pierre Musso, Antonio Pilati , Stefano Rodotà, Ugo Volli.

 

Alberto Abruzzese dirige l’Istituto di Comunicazione presso l’Università IULM di Milano e l’Istituto di Ricerca Immaginario e Società. Tra i più noti studiosi italiani di teoria dell’immaginario, sociologia dei media e della cultura. Tra le sue ultime pubblicazioni “La splendeur de la télévision“, (L’Harmattan, 2006); “Il lessico della comunicazione” (Meltemi, 2003).

 

Vincenzo Susca è dottorando di ricerca presso l’Università di Parigi La Sorbonne e la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. McLuhan fellow dell’Università di Toronto, svolge attività di ricerca all’ISIMM di Roma e al CeaQ di Parigi. Ha pubblicato “A l’ombre de Berlusconi” (L’Harmattan, 2006).

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