Il giornale on-line e la società della conoscenza

di di Sara Peticca |

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Il giornale on-line e la società della conoscenza

Rubbettino Editore, Soveria Mannelli (CZ) 2005
Pagine 194
ISBN 884981092X
Prezzo 10.00

Attraverso Internet entriamo in contatto con realtà diverse e lontane che diventano a noi straordinariamente vicine. Individui con cui difficilmente saremmo entrati in contatto comunicano con noi e ci “informano”: la trasmissione del proprio pensiero a milioni di persone in tutto il mondo realizza, così, nuove forme di socializzazione.

È la formula del personal journalism; un giornalismo fortemente personalizzato: il tentativo spontaneo di documentare, su Internet, idee, ideali, fatti ed emozioni della propria esistenza. Tutto ciò presenta risvolti interessanti per l’oggettività dell’informazione, per la possibilità di alimentare momenti di dibattito e di confronto in cui i lettori contribuiscono alla continua costruzione dell’informazione di cui fruiscono. Cambia, in questo modo, il paradigma esplicativo della conoscenza; non più un centro che irradia informazioni verso la periferia, ma una rete attraverso la quale la conoscenza viene diffusa, progressivamente costruita e condivisa.

Tanto più la rete è fitta di nodi, tanto più la comunicazione diventa efficace con un’accelerazione nell’acquisizione delle informazioni e una straordinaria opportunità di confrontarsi con persone diverse che sono in rete a condividere con gli altri ciò che sanno e sono.

Sara Peticca si è laureata in Scienze Politiche alla Luiss “Guido Carli” di Roma dove è attualmente titolare dell’assegno di ricerca presso la cattedra di Semiotica. Membro del Centro di ricerca sulla comunicazione della Luiss collabora con la cattedra di Teoria e Tecnica del linguaggio giornalistico e radiotelevisivo. È anche membro del Centro di Metodologia delle Scienze Sociali. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: “Il futuro dei giornali” (1999), “Il linguaggio del giornalismo televisivo” (2000). Ha già pubblicato, con la Rubbettino, “Il linguaggio dell’eMail” (2002).