Un programma di

di di Paolo Taggi |

Scrivere per la tv

BIBLIOTECH


Un programma di

Il Saggiatore, Milano 2005
Pagine 319
ISBN 88-428-1265-X
Prezzo 18.00

Fiumi di immagini, suoni, parole si riversano ogni giorno nelle case degli italiani. La Grande Sorella Televisione ha dato vita al Grande Fratello. Negli ultimi dieci anni, il suo cambiamento radicale ha creato linguaggi e imposto modelli comportamentali. Ma lo spettatore sa come funziona la televisione? E soprattutto, come nasce e come si scrive un programma?

Paolo Taggi, che ha firmato trasmissioni notissime – tra cui Domenica in, Stranamore, Turisti per caso, La Talpa, Per un pugno di libri, Il grande Talk – attinge a un vasto campionario di modelli e aneddoti per fare luce su tutti gli ingranaggi di un meccanismo complesso: dalla costruzione del format alla stesura dei testi, dalla scelta dei conduttori al rapporto di fiducia o di fascinazione che instaurano con il pubblico. Destrutturando i generi più in voga (dalla candid camera, nella sua forma attualizzata in Scherzi a parte, al reality con le sue ormai infinite declinazioni) rivela piccoli e grandi segreti su come si crea la scaletta di un programma – break pubblicitari compresi – dandogli forma narrativa e struttura drammaturgica. Ma il segreto più inafferrabile è il successo, condizione di sopravvivenza di qualsiasi idea televisiva: dietro ogni trasmissione, anche quelle basate su fatti e persone reali, c’è sempre qualcuno che confeziona il “caso”, la “storia di vita”, o addestra il concorrente di un quiz per farne un campione, che mette a punto, insomma, un’infinità di dettagli nel tentativo di conquistare un punto di share in più.

Di qui la ricerca costante del nuovo e il superamento di limiti considerati fino a un attimo prima invalicabili, in una corsa che non può eludere gli interrogativi sulla qualità del prodotto televisivo o sulla responsabilità morale di chi lo crea. Conoscendo dall’interno la tv e la sua natura onnivora, Paolo Taggi spiega le leggi della scatola magica in un costante confronto con linguaggi eterogenei, dai cartoon al cinema, e apre prospettive inedite sul rapporto sempre più ibrido tra realtà e finzione mediatica, tra un mondo in cui le persone vivono come se fossero costantemente in tv e una tv che tende a fagocitare il mondo.
(dalla quarta di copertina)

Paolo Taggi ha firmato molti programmi televisivi per Rai, Mediaset, Televisione svizzera italiana e La7. È stato direttore del Laboratorio creativo Endemol e dell’area teorica della Scuola autori Rai. Attualmente è consulente della Direzione innovazione prodotto della Rai. Critico cinematografico e saggista, insegna Analisi del prodotto mediale presso l’Università Cattolica di Milano. Tra i suoi libri di saggistica ricordiamo: “Vite da format“, “Storie che guardano” e “Il manuale della televisione” (Editori Riuniti, 2000, 2001, 2003).