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Economia della conoscenza

BIBLIOTECH


il Mulino, Bologna 2005
Pagine 674
ISBN 88-15-10281-7
Prezzo 48.00

 

L’economia della conoscenza è un tema sicuramente a carattere interdisciplinare. Come dimostrano anche i contributi di cui si compone il volume, che apre la nuova collana dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, l’accezione muta anche significativamente con riferimento alle differenti angolazioni disciplinari da cui lo si affronta (scienza economica, scienze cognitive, sociologia).

 

I saggi raccolti forniscono un quadro il più ampio possibile in cui l’economia della conoscenza viene affrontata da diversi punti di vista. Così, dopo l’introduzione dei due curatori, che inquadra e contestualizza l’insieme dei contributi dei diversi autori, nel saggio di Noam si esamina la conoscenza quale potente fattore di produzione e di organizzazione dell’impresa; il lavoro di Gille mette a fuoco la clamorosa contraddizione tra il ruolo crescente della conoscenza quale fattore fondamentale per la produzione e il commercio di tutti gli altri beni e i limiti alla sua produzione e circolazione derivanti dalle modalità con cui finora si è teso a proteggere la conoscenza stessa (brevetto e diritto d’autore); l’analisi di Volle arriva ad affermare – tra le altre cose – che il vero patrimonio di una impresa risiede nelle conoscenze accumulate e disponibili.

 

A questi primi tre saggi, di natura maggiormente teorica, si affiancano due contributi più empirici: il saggio di Van Ark individua le determinanti della produttività, con un accento peculiare sul ruolo delle industrie dell’informazione e della comunicazione.

 

Il contributo di Richeri, infine, intende misurare quanto si sia effettivamente sviluppata l’industria dei contenuti digitali, in quale misura ciò sia avvenuto a scapito dell’industria dei contenuti analogici e quali siano gli effetti in termini di produzione e distribuzione di tali prodotti.
(dalla quarta di copertina)

 

Hanno collaborato a questo volume: Antonio Perrucci, Antonio Pilati, Eli Noam, Giuseppe Richeri, Pierre Musso, Michel Volle, Laurent Gille, Bart Van Ark, Francesco Antinucci, Sandro Frova, Richard Hawkins, Enzo Pontarollo, Hal Varian, Vincenzo Zeno Zencovich.

 

Antonio Pilati è Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Ha pubblicato fra l’altro: “Il nuovo sistema dei media” (Milano, Edizioni Comunità, 1987); “Dall’alfabeto alle reti” (Roma, Seam, 1995); “La fabbrica delle idee. Il mercato dei media in Italia” (con G. Richeri, Bologna, Baskerville, 2000) e “Il legame spezzato. Cittadini e politica: 30 anni d’illusioni perdute” (Roma, Ideazione Editrice, 2003).

 

Antonio Perrucci dirige il Servizio Analisi di Mercato e Concorrenza dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Tra le sue pubblicazioni: “Strutture economiche e tendenze occupazionali” (con C. Cazzola, Roma, Nuova Italia Scientifica, 1987); “Il processo di internazionalizzazione nei maggiori paesi Ocse” (Milano, Franco Angeli, 1990); “L’Italia nella competizione tecnologica mondiale” (con G. Amendola, Milano, Franco Angeli, 1995) e “Il mercato televisivo italiano nel contesto europeo” (con G. Richeri, Bologna, Il Mulino, 2003).

 

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