Italia 1961

di di Marilisa Merolla |

I media celebrano il centenario della nazione

BIBLIOTECH


Italia 1961

Franco Angeli, Roma 2004
Pagine 240
ISBN 88-464-5902-4
Prezzo 23.00

Contributi di Simona Colarizi

Nel 1961 l’Italia compie cent’anni. Con le Esposizioni di Italia ’61 Torino, città simbolo del miracolo economico nazionale e culla del Risorgimento, per tutto il periodo delle celebrazioni assume il ruolo di capitale dell’Italia dell’oggi e del passato. Attraverso la radio e la televisione di Stato e i cinegiornali, commissionati dalla presidenza del Consiglio dei ministri, tutti gli italiani seguono in diretta la cronaca di Italia ’61.

I media informano; ma i media sono anche gli artefici di una memoria comune che offra un’immagine unitaria del paese ai cittadini, ormai cresciuti in coscienza democratica, in benessere materiale e culturale. La grande festa dell’Italia è dunque l’occasione per costruire un mito ufficiale della nazione, tanto più necessario in questa fase di straordinaria trasformazione che taglia così rapidamente tante radici e legami con le tradizioni del passato.

Questo libro analizza i connotati e le finalità che la classe dirigente, in particolare i partiti di governo, pongono alla base di questa nuova immagine pubblica dell’Italia del boom. Partendo dalla ricca documentazione sui preparativi di Italia ’61, il cuore della ricerca si sviluppa in un’articolata analisi dei format e dei contenuti che vecchi e nuovi media propongono per dare massima risonanza ai temi delle Esposizioni torinesi: la storia d’Italia, lo sviluppo economico, l’omologazione linguistica e culturale degli italiani. Italia ’61 diventa così un laboratorio che contribuisce in modo decisivo alla formazione di una nuova identità storica, linguistica e territoriale degli italiani basata su valori democratici.
(dalla quarta di copertina)

Marilisa Merolla, dottore di ricerca in storia dei partiti e dei movimenti politici, è docente a contratto di storia delle comunicazioni di massa e di storia della città e del territorio nella facoltà di Sociologia dell’Università di Roma “La Sapienza”.