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La TV risorsa educativa

BIBLIOTECH


Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2004
Pagine 192
ISBN 88-215-5163-6
Prezzo 11.00

 

Prefazione di Fausto Colombo

 

Esistono molti volumi che parlano di televisione ed educazione: istruzioni per l’uso della televisione in famiglia, commenti sulla socializzazione in ambito mediato, ‘media education’ e uso della televisione a scuola, bambini che addomesticano il televisore, la televisione spiegata a mio figlio, la televisione che fa bene ai bambini e i bambini che fanno male alla televisione… Ce n’è per tutti i gusti. Anche troppi.

 

Valeva la pena davvero tentare di scrivere un altro libro sul rapporto tra famiglia e televisione? Probabilmente no… Ma questo volume si pone da un’altra prospettiva: un libro sulla televisione osservata e analizzata nelle sue varie dimensioni ‘attraverso uno sguardo’, per così dire, ‘familiare’, cioè attento alle dinamiche, alle problematiche, alle esigenze e all’esperienza caratteristiche della vita quotidiana in famiglia.

 

Un libro che non mira programmaticamente né a insegnare ‘come usare’ la televisione, né a condannarla o a prenderne le difese d’ufficio. Piuttosto, un libro che, evidenziando le modalità con cui la televisione interroga la famiglia in quanto soggetto sociale forte, dotato di identità e di responsabilità proprie, anche se complesse e mutevoli, riassuma alcune questioni rilevanti negli studi sulla tv.

 

Analizzata sotto questi punti di vista, e in relazione alla vita della famiglia intesa come nodo di affetti tra persone e generazioni che vivono insieme più che come realtà ideale o come categoria sociologica, la televisione può rivelarsi un oggetto ancora interessante da esplorare e ricco di risorse per le trame relazionali che alimentano l’ambiente domestico in cui essa, come un particolare ospite, è inserita.

 

Nella Prima parte (“Uno sguardo sulla struttura televisiva“) l’Autore fa una breve storia dell’evoluzione della televisione, spiega che cos’è la televisione; nella Seconda parte (“Uno sguardo sull’immaginario televisivo“) analizza quello che la televisione dice dei valori e della famiglia, e come rappresenta la famiglia, mettendo in rilievo le conseguenze educative di questo “discorso” che la tv fa sulla famiglia e sui valori. Infine, nella Terza parte (“Uno sguardo sui processi di consumo“) viene descritto come la famiglia usa la televisione.
(dalla quarta di copertina)

 

Piermarco Aroldi è laureato in Lettere moderne presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e ha conseguito il diploma presso la Scuola di Specializzazione in Comunicazioni Sociali, sezione Spettacolo, e il dottorato in Sociologia e metodologia della ricerca sociale presso la stessa Università, dove insegna Sociologia delle comunicazioni di massa e Teoria e tecnica delle Comunicazioni sociali. È vicedirettore dell’Osservatorio sulla Comunicazione dell’Università Cattolica, responsabile della sede di Milano e svolge attività formativa presso scuole e parrocchie sull’argomento «televisione». Ha pubblicato “La fabbrica di Pinocchio. Le avventure di un burattino nell’industria culturale” (Torino 1994, con F. Colombo e B. Gasparini), “La meridiana elettronica. Tempo sociale e tempo televisivo” (Milano 1999) e “Le età della Tv” (Milano 2003, a cura di e con F.Colombo).

 

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