Il linguaggio delle news

di di Sandro Petrone |

Strumenti e regole del giornalismo televisivo

BIBLIOTECH


Il linguaggio delle news

Etas, Milano 2004
Pagine 252
ISBN 8845307441
Prezzo 17.00

 

L’informazione televisiva nel nostro Paese sembra non riuscire ad affrancarsi, anche nel linguaggio, da una forte influenza della cultura della carta stampata (il telegiornale, la prima pagina, l’editoriale…), lontano dai modelli che all’estero – soprattutto nel mondo anglosassone – valorizzano correttamente le modalità espressive tipiche del mezzo: immagini e suoni.

 

Un limite che espone il giornalismo italiano al rischio di trovarsi impreparato di fronte alla multimedialità e alla rivoluzione del digitale.

 

A partire da un quadro teorico solido, aggiornato e attento al panorama internazionale, forte dell’esperienza diretta dell’Autore e attraverso uno scambio continuo con le opinioni e le testimonianze dei nomi più noti e autorevoli del giornalismo contemporaneo, il libro analizza i principi fondamentali e le tecniche del linguaggio audiovisivo applicato all’informazione, quel “linguaggio da telegiornale” che in un tempo contenuto deve raccontare e coinvolgere, far comprendere e memorizzare, servendosi di tutti gli strumenti a disposizione di un giornalismo corretto ed efficace: dal reperimento delle fonti alla stesura della notizia, dall’uso delle inquadrature al suono, dal montaggio del pezzo alla struttura complessiva del servizio d’informazione in tv.

 

Tecniche e istruzioni per l’uso: di questo pare avere bisogno, oggi, il giornalismo televisivo di casa nostra. Paradossalmente anche nell’utilizzo dello strumento su cui, più di ogni altro, si regge tanta parte dell’informazione trasmessa: l’intervista, troppo spesso condotta sulla scorta dell’intuito e dell’improvvisazione, senza il rispetto di quelle regole e procedure indispensabili che Petrone richiama e sistematizza nelle pagine del libro.
(dalla quarta di copertina)

 

Sandro Petrone, giornalista professionista, lavora alla Rai, dove è conduttore e inviato speciale e di guerra del Tg2. Ha seguito gli avvenimenti più importanti degli ultimi decenni: dall’attentato al Papa alla guerra del Golfo, dalla caduta del Muro di Berlino all’attacco alle Twin Towers, dall’ultimo conflitto in Iraq agli attentati di Madrid dell’11 marzo. Insegna Giornalismo radio televisivo alla facoltà di Scienze della comunicazione di Roma “La Sapienza” e Teorie e tecniche della comunicazione di massa al corso di laurea in Scienze della comunicazione dell’Università di Macerata.