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1500 film da evitare

BIBLIOTECH


Gremese, Milano 2003
Pagine 384
ISBN 8884402646
Prezzo   18.00

 

Quattro o cinque stelle oggigiorno non si negano a nessuno: regola che non vale solo per i grand hotel ma anche per i film vincitori a Cannes, Berlino e Venezia.

 

Durante i festival, succede che certi critici, svegliati di soprassalto dalle luci della sala, si stropicciano gli occhi, applaudono con calore e corrono a vergare recensioni entusiastiche. E se il pubblico sbadiglia? “Non ha colto l’essenza del capolavoro“. Se esce dopo mezz’ora? “Non si merita il cinema d’autore“.

 

Bloccare questa spirale perversa non è facile, ma nemmeno impossibile: il critico cinematografico e televisivo del “Giornale“, pur conscio di attirare su di sé il disprezzo di una vasta parte della categoria, ha voluto di nuovo cimentarsi nel ruolo di bastian contrario dei recensori con questo personalissimo compendio, volutamente provocatorio.

 

Senza alcuna soggezione dei sacri miti, eccolo fare il pelo e il contropelo ai maestri del blabla, sgambettare i narratori dei nulla, sbeffeggiare gli alfieri della noia. Cioè, in altri termini, schierarsi dalla parte di chi va al cinema per divertirsi ed è disposto ad ammettere senza tante perifrasi che dell’ultimo film di Lynch non ha capito una parola.

 

Al migliaio di titoli della precedente opera, ne ha aggiunti altri cinquecento, e altrettanti si ripromette di farne seguire l’anno prossimo, e così via, almeno fin quando i lettori non si saranno stufati. Il metro, provocatorio e irriverente, è lo stesso, così come invariata è la struttura.
(dalla quarta di copertina)

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