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Sommersi dai media

BIBLIOTECH


Etas, Milano 2003
Pagine 272
ISBN 8845311864
Prezzo 22.00

Curato da Milly Buonanno

Fra gli studiosi americani dei media, Todd Gitlin è condivisibilmente ritenuto una delle voci critiche più intelligenti e originali. Con questa nuova opera, la prima tradotta per il mercato italiano, Gitlin offre un’analisi spietata dell’influenza dei media nella società contemporanea.

Viviamo, si dice, nell’età dell’informazione o della comunicazione; ma queste definizioni restituiscono una visione solo parziale della realtà, lasciandone sfuggire le peculiarità e le implicazioni più vaste e profonde.

L’autore, partendo da tale premessa, riconcepisce i media – dalla televisione ai telefoni cellulari, da Internet ai cartelloni pubblicitari, dai jingle ai sottofondi musicali che ci accompagnano nei supermercati – come un unico sommergente insieme: un torrente di immagini, suoni, ritmi e stimoli continui, un habitat multimediale “naturalizzato” che coinvolge tutti i nostri sensi e al quale non riusciamo a sottrarci.

In una società che si crede la più libera da sempre, trascorrere il tempo con i media è l’uso principale a cui abbiamo destinato la nostra libertà.
Crediamo di poter scegliere, perché possediamo telecomandi, abbonamenti alle tv via cavo, walkman e lettori di cd, videogiochi sempre più sofisticati, collegamenti a Internet e cellulari. In realtà ci immergiamo sempre più a fondo nel torrente mediatico che scorre a grande velocità, e incoraggia la distrazione, le emozioni usa e getta, il disimpegno.

Todd Gitlin ha il merito di volerci far riflettere su una realtà così onnipresente da diventare, paradossalmente, invisibile.
(dalla quarta di copertina)

Todd Gitlin, professore di sociologia e giornalismo alla Columbia University, è autore di saggi di grande successo, quali Inside prime time e The whole world is watching. I suoi commenti sui media e la politica appaiono sui principali quotidiani americani, tra cui New York Times, Washington Post, Los Angeles Time.

Milly Buonanno è professore di Sociologia della comunicazione nell’Università di Firenze. Dirige l’Osservatorio sulla Fiction Italiana. Per Sansoni ha pubblicato Indigeni si diventa (1999) e Le formule del racconto televisivo (2002). Sta attualmente lavorando a un volume intitolato Capire la televisione.

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