Mente, macchine e multiverso

di di Julian Brown |

Alla ricerca del computer quantistico

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Mente, macchine e multiverso

Einaudi, Torino 2003
Pagine XIII-401
ISBN 8806160036
Prezzo 30.00

 

Prefazione di David Deutsch

 

Nella tecnologia dell’informazione una legge empirica, la legge di Moore, afferma che il numero di bit immagazzinati dai circuiti per unità di volume raddoppia circa ogni anno e mezzo. Ma le cose possono cambiare radicalmente se la teoria dell’informazione apre la porta alla meccanica quantistica.

 

Charlie Bennett e altri hanno mostrato che questo era effettivamente possibile e un passo cruciale è stato effettuato dal visionario contributo di David Deutsch. Infine, Peter Shor ha convinto definitivamente la comunità degli scienziati che la sfida del calcolo quantistico poteva essere vincente, costruendo un algoritmo quantistico enormemente più efficiente del suo corrispondente classico. Mentre cresceva il numero di nuovi algoritmi e aumentavano le conoscenze sulla struttura della nuova teoria dell’informazione quantistica, si moltiplicavano altresìgli sforzi per sviluppare le tecniche necessarie a produrre quello che si potrebbe chiamare l’«hardware» quantistico, e oggi nella comunità dei fisici e degli informatici della computazione quantistica comincia a serpeggiare l’ottimistica convinzione che fra non molti anni potremo avere un computer quantistico, un oggetto fisico capace di manipolare informazione con un’efficienza tale da poter eseguire in tempi brevi calcoli che anche il più potente dei computer classici deve, per sua natura, considerare inaffrontabili.

 

È questa l’affascinante storia che Julian Brown racconta in questo libro, con il rigore e con la lucida intelligenza che gli sono propri, districandosi nelle più complesse difficoltà tecniche in modo da non renderle mai noiose ed esprimendo con semplicità gli interrogativi filosofici talora inquietanti che questo nuovo mondo dischiude.

 

Questo libro è un’eccellente introduzione, per chi voglia conoscere non da tecnico, ma senza cedimenti a una divulgazione facile e spettacolare, uno dei campi più profondi, intriganti e promettenti del sapere scientifico di oggi. (Mario Rasetti)
(dalla quarta di copertina)