Le tribù della Tivu

di di Vittorio Giovanelli |

Cinquant'anni di televisione italiana raccontati da un protagonista

BIBLIOTECH


Le tribù della Tivù

Mursia, Milano 2003
Pagine 400
ISBN 8842531391
Prezzo 16.00
 
Come cominciò l’avventura televisiva di Berlusconi? Rizzoli, Mondadori, Rusconi: perché persero le tivu? Che cosa c’è dietro i contratti delle grandi star? Perché non funzionò la ‘pax televisiva’ tra Rai e Fininvest? Chi è il personaggio più ingovernabile? Favori sessuali in cambio di carriera. Che cosa c’è di vero? Perché Costanzo è così potente? Perché Baudo e la Carrà tornarono in Rai? Qual è il vero segreto del successo di Striscia la notizia? Che cosa accadde la notte in cui Berlusconi annunciò il suo ingresso in politica? Chi sono le persone che lavorano dietro le quinte per fare la tivu? Chi comanda oggi nelle tivu di Mediaset?
Vittorio Giovanelli ha vissuto in tutte le tribù televisive e ne conosce i segreti. Per la prima volta racconta la vera storia della tivu italiana e di chi la fa.
(dalla quarta di copertina)
 
1954: nasce la tivu in Italia. 2004: la tivu compie cinquant’anni.
A festeggiarla ci saranno migliaia di persone: star, giornalisti, tecnici, costumisti, scenografi, cameraman, imprenditori, politici, manager, registi, produttori,musicisti, ballerini, macchinisti, segretarie. Insomma, tutta la grande, potente, stravagante tribù che in questi anni ha contribuito a fare del piccolo schermo un pezzo importante della vita degli italiani.
 
Vittorio Giovanelli ha lavorato in Rai, nella tivu della Rizzoli di Bruno Tassan Din, nella tivu della Mondadori di Mario Formenton e nelle tivu di Silvio Berlusconi dove è arrivato fino alla poltrona di direttore di Retequattro. Ha lavorato con tutti i personaggi che hanno fatto la fortuna del piccolo schermo: da Enzo Biagi a Enzo Tortora, da Maurizio Costanzo a Pippo Baudo, da Raffaella Carrà a Sandra Mondaini, da Emanuela Folliero alle Veline, da Corrado a Raimondo Vianello a Gerry Scotti, da Claudio Lippi a Teo Teocoli, e con centinaia di professionisti che pochi conoscono ma senza i quali la tivu non esisterebbe.
Ha organizzato i reportage di Enzo Biagi nella Rai degli anni Settanta e i grandi varietà delle prime reti private, ha combattuto la «guerra delle star» tra Rai e Fininvest negli anni Ottanta, era a villa San Martino la notte di Natale in cui Berlusconi annunciò l’ingresso in politica, ha visto i duelli dei manager in Mediaset e ha fatto da «padrino» televisivo a Piersilvio Berlusconi.
 
La tribù della tivu è stata il suo mondo. E adesso, per la prima volta, ne racconta i segreti, i riti, i vizi privati e le pubbliche virtù. 
(dalla seconda di copertina)
 
Vittorio Giovanelli nel 1955 entra nella sede Rai di corso Sempione come tecnico, negli anni Settanta diventa organizzatore di produzione e cura la realizzazione di decine di programmi: le inchieste di Enzo Biagi per Casi di coscienza e Giallo vero, Giochi senza frontiere, Orizzonti della scienza e della tecnica, L’uomo e la magia, sceneggiati, reportage e rubriche culturali. Successivamente gestisce la segreteria della sede regionale Rai di Milano e la linea di riprese esterne. Dal 1980 al 1982 è responsabile delle produzioni televisive di Pin, prima rete indipendente, la tivu della Rizzoli. Dal 1982 al 1983 è direttore delle produzioni televisive della tivu della Mondadori, Retequattro. Passa quindi alla Fininvest di Silvio Berlusconi dove ricopre prima la carica di direttore dei programmi originali, poi di vice direttore divisione tivu con competenza sulle risorse artistiche. Nel 1996 diventa direttore di Retequattro. Nella sua lunga carriera ha ideato numerosi programmi tivu: Buona Domenica, Simpaticissima, La domenica del villaggio, Chi mi ha visto, Un due tre quattro e Il trucco c’è. Attualmente è consulente di Mediaset.