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Storie nella rete

BIBLIOTECH


Franco Angeli, Roma 2003
Pagine 144
ISBN 88-464-4654-2
Prezzo 13.50

Quali forme assume e quali contenuti declina la narrazione in forma digitale? L’idea di questo volume nasce dalla considerazione che, negli ultimi anni, la diffusione della rete e il parallelo sviluppo della cosiddetta convergenza hanno portato in primo piano la questione di quali contenuti possano riempire gli spazi offerti dal nuovo medium e dalle sue possibili derive intermediali.

Il lavoro di ricerca si è articolato intorno alle due macroaree della fiction in rete e del cinema in rete, con l’obiettivo comune di rintracciare i modi in cui attualmente il web viene utilizzato per contenere, riprodurre e/o trasformare le forme di narrazione (seriale) tipiche dei media tradizionali. In termini di metodo, tuttavia, è stata volutamente e rigorosamente rispettata la non comparabilità dei due oggetti di studio, evitando di forzare omologie e schematizzazioni che ne avrebbero inevitabilmente ridotto la complessità e la specificità. Banalmente: la fiction televisiva è un genere supportato da un medium di massa, il film è un prodotto/linguaggio che circola all’interno del sistema cinema; diversi sono i modelli produttivi della fiction e del film, come pure le logiche narrative e le dinamiche di fruizione.

Dall’osservazione del materiale circolante attualmente in rete emerge, da un lato, una stimolante ricchezza di prospettive per la sperimentazione di nuove formule del racconto digitale ma, dall’altro lato, si rendono altrettanto evidenti gli effettivi limiti attuali di utilizzo del potenziale narrativo sia del computer, sia del web.
(dalla quarta di copertina)

Daniela Cardini insegna Teoria e tecnica del linguaggio televisivo all’Università IULM di Milano. Sul tema della serialità narrativa ha pubblicato tra l’altro “La televisione racconta. Materiali per l’analisi della fiction televisiva“, Arcipelago, Milano 2002.

Stefano D’Andrea è borsista di ricerca presso l’Istituto di Comunicazione dell’Università IULM, dove collabora all’attività didattica nell’ambito del corso di Sociologia della Comunicazione. Si occupa di cinema e di consumo musicale.

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