Cyber-sicurezza: un Rapporto mette sotto accusa la debolezza delle strategie Usa

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La violenza, la virulenza e la pericolosit&#224 degli attacchi informatici &#232 drammaticamente aumentata negli ultimi anni.

Sempre pi&#249 persone sono capaci di sferrare attacchi contro le infrastrutture nazionali e il cyberspazio, grazie anche ad apparecchiature sempre pi&#249 sofisticate e difficili da rintracciare.

Le vulnerabilit&#224 alla sicurezza dei sistemi informatici, sfruttabili per eventuali attacchi, sono quadruplicate, passando dalle 1,090 del 2000 alle 4,129 del 2002.

In questo drammatico contesto, gli Stati Uniti sono pi&#249 che mai a rischio.

Un rapporto interno mette infatti sotto accusa le strategie del Pentagono in materia di cyber sicurezza, sottolineando la carenza di coordinazione e l¿incapacit&#224 di definire le priorit&#224 in fatto di contrasto alla criminalit&#224 e al terrorismo on line.

Il Dipartimento Usa per la sicurezza nazionale (DHS) ha creato, nel giugno dello scorso anno, una unit&#224 chiamata National Cyber Security Division, con lo scopo di fronteggiare la crescente minaccia del cyber terrorismo, definito uno tra i 5 maggiori pericoli per la sicurezza nazionale.

La divisione avrebbe dovuto coprire i ¿buchi¿ nei sistemi informatici nazionali, per rispondere in modo incisivo agli incidenti informatici e rendere le infrastrutture critiche nazionali meno vulnerabili a cyber attacchi.

Di fatto, per&#242, secondo il rapporto, gli Stati Uniti si trovano ancora di fronte a ¿¿un gran numero di sfide per gestire le minacce e le vulnerabilit&#224 a lungo termine sul fronte della cyber criminalit&#224¿.

In caso di attacchi estensivi alle Reti informatiche il Paese, in pratica, si troverebbe completamente isolato, con i sistemi incapaci di notificare l¿emergenza e da qui tutte le conseguenze connesse.

Il rapporto ¿ Progress and Challenges in Securing the Nation”s Cyberspace ¿ &#232 stato coordinato dall¿ispettore generale Clark Kent Ervin e getta una nuova ombra sulla sempre pi&#249 fragile sicurezza degli Usa di fronte al terrorismo in tutte le sue forme.

Non &#232 tutto da buttare, ovviamente: il rapporto sottolinea in particolare la creazione dell¿US-Cert e di un sistema di cyber alert nazionale.

Nonostante i progressi fatti per&#242,spiega il rapporto, “…la DHS si trova di fronte a una serie di sfide relative allo sviluppo e all¿implementazione di un programma per proteggere le infrastrutture informatiche nazionali¿.

La pecca maggiore dell¿unit&#224 contro il cyber terrorismo &#232 quella di non aver mai impostato le linee guida per una risposta immediata a un attacco cyber terrorista, ma anche di non aver pianificato quanto denaro occorre per mettere in atto una strategia di contrasto a lungo termine.

L¿unit&#224 si &#232 anche attirata feroci critiche per la sua mancanza di comunicazione e per non essersi saputa imporre come coordinatrice effettiva in materia di cyber sicurezza.

Il rapporto raccomanda dunque alla NCSD, un maggiore sforzo in materia di coordinamento delle iniziative e linee guida pi&#249 efficaci, per contrastare nuovi attacchi nel cyberspazio, pi&#249 volte minacciati anche da Osama Bin Laden.

&#169 2004 Key4biz.it

Alessandra Talarico

Progress and Challenges in Securing the Nation”s Cyberspace