Laboratorio FiberCop
Il ruolo crescente dell’infrastruttura in fibra non soltanto per la semplice connettività, ma soprattutto come abilitatore di nuovi servizi digitali. E’ questa la vision di FiberCop, l’operatore wholesale only che considera quindi l’infrastruttura di rete come una piattaforma su cui costruire l’offerta di nuovi servizi a valore aggiunto, basati sul valore del dato e delle nuove ondate tecnologiche. E’ su questo tasto che sta spingendo l’azienda controllata da KKR e partecipata dal MEF, che ha avviato diverse collaborazioni con politecnici, università ed enti di ricerca per lo sviluppo delle nuove tecnologie. Dall’intelligenza artificiale applicata alle reti ai Digital Twin, passando per il quantum computing, la quantum key distribution, all’edge cloud, alla sicurezza e alla standardizzazione del 6G.
Massimo Sarmi: “Reti Tlc sempre più integrate con il mondo del web”
Massimo Sarmi, Presidente e Amministraztore deleagato di FiberCop, ha illustrato il ruolo dell’azienda per l’Economia Digitale Italiana. “La convergenza tra trasporto, archiviazione ed elaborazione dei dati. Le reti di telecomunicazioni stanno oggi entrando in una fase di profonda trasformazione tecnologica, caratterizzata da una sempre maggiore immersività e ubiquità delle nuove applicazioni. Le reti di telecomunicazioni dovranno sempre di più essere in grado di fornire risposte e dovranno essere in grado di fornirle in tempo reale. In questa prospettiva, nel prossimo futuro le reti dovranno farsi carico di svolgere nuovi compiti e acquisiranno nuove funzionalità capaci di integrare al proprio interno trasporto, archiviazione ed elaborazione dell’informazione. Reti che uniscono trasporto, archiviazione ed elaborazione dei dati spingeranno inevitabilmente verso una maggiore integrazione tra il mondo delle telecomunicazioni e quello del web. Non si tratterà soltanto di una sovrapposizione di ruoli, ma verosimilmente di un’evoluzione che porterà ad una ‘pianificazione congiunta’ dei futuri nodi di intelligenza distribuita. In questi sviluppi, grazie alla sua rete capillare, alle centrali distribuite su tutto il territorio nazionale e al suo ruolo di fornitore di infrastrutture e servizi digitali per tutti gli operatori retail, FiberCop si pone come punto di aggregazione naturale delle diverse esigenze dei diversi player dell’ecosistema digitale”.
Le professioni del futuro
FiberCop si avvale quindi dell’ecosistema delle competenze per lo sviluppo di nuove soluzioni per fare ricerca ma anche formazione, con l’attività di disseminazione nelle università svolta in prima persona dagli esperti dell’azienda per formare le professioni del futuro. Fra le principali collaborazioni in essere con alcune delle eccellenze accademiche del Paese si ricordano quella con il Politecnico di Torino, il Politecnico i Milano e il CNIT (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni). E ancora, sempre nell’ambito del CNIT, i progetti avviati insieme alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa sui Digital Twin applicati alla fibra per il controllo delle reti, e quello sulla steganografia, per la sicurezza delle reti. Inoltre, i progetti avviati con il WiLab di Bologna, che riguarda in particolare l’applicazione dell’Edge computing all’industria 4.0, per far evolvere le centrali di FiberCop verso servizi digitali sempre più avanzati. E ancora, l’accordo siglato da FiberCop e CNIT fa seguito alla collaborazione nata in seno alla Fondazione RESTART, con il più importante programma di ricerca sulle telecomunicazioni finanziato con i fondi del PNRR. FiberCop è protagonista della standardizzazione del 6G in seno al 3 GPP per valorizzare l’ecosistema digitale italiano.
Di seguito le analisi raccolta da Key4Biz
Maurizio Dècina (Politecnico di Milano): “La rete FiberCop grande opportunità per l’Edge Computing“
Maurzio Dècina, Ingegnere elettronico e Professore Emerito al Politecnico di Milano, punta sull’Edge Computing. “Nel settore delle telecomunicazioni, l’Edge Computing è un abilitatore tecnologico per migliorare le prestazioni di rete, offrire nuovi servizi e supportare l’evoluzione verso il 5G e il 6G. La rete di FiberCop con circa 4mila centrali locali a regime sparse per tutto il Paese si presenta come una grande opportunità per ospitare piattaforme di Edge Computing”.

I servizi abilitati da queste piattaforme sono numerosi: ne cito qui i principali.
- Content Delivery & Caching: distribuzione dei contenuti con bassa latenza e alta qualità dell’esperienza.
- Acceleratori di protocollo: riducono il carico sulla rete e migliorano l’efficienza della trasmissione.
- Realtà aumentata e virtuale (AR/VR) per esperienze immersive e reattive.
- Gaming online: riduzione della latenza per una maggiore competitività.
- Servizi aziendali: gestione centralizzata e sicura dei dati aziendali, con supporto per applicazioni mission-critical.
- Gateway IoT per gestione e smistamento dei dati in tempo reale: per il monitoraggio ambientale con grandi volumi di dati; per l’industria: automazione e controllo con latenza ultra-bassa; per il controllo di droni: navigazione autonoma e risposta immediata, ecc.”.
Antonio Capone (Politecnico di Milano e RESTART): “FiberCop operatore wholesale only guarda anche al software per le reti”
“Le nuove collaborazioni tra FiberCop e il mondo universitario rappresentano un segnale significativo della vivacità di iniziativa e della spinta verso l’innovazione che si è generata con la nascita di un operatore wholesale only”. Così ci spiega Antonio Capone, Professore del Politecnico di Milano e coordinatore scientifico di RESTART. “Recentemente, FiberCop ha avviato accordi di collaborazione con il CNIT e con il Politecnico di Milano su un ampio spettro di tematiche: non solo lo sviluppo delle tecnologie ottiche, ma anche l’evoluzione delle piattaforme software dell’infrastruttura di rete.
Queste piattaforme costituiscono un elemento di forte discontinuità rispetto al passato, perché espongono un’interfaccia tra rete e servizi che prima era nascosta all’interno dell’operatore verticalmente integrato. Oggi, invece, diventano uno strumento che abilita nuovi servizi da parte dei gestori dell’infrastruttura.
Si va dai digital twin per il monitoraggio e l’ottimizzazione del funzionamento della rete, alle interfacce programmabili che consentono di offrire servizi su misura per diverse service company, fino a sistemi di monitoraggio dell’infrastruttura utili alle autorità pubbliche per orientare le politiche di sviluppo territoriale”.
La collaborazione con il CNIT
FiberCop, come detto, collabora attivamente con il CNIT, il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni, su diversi filoni di ricerca. Le attività rientrano sia in iniziative nazionali, come il programma RESTART, sia in progetti europei come SEASON e ALLEGRO.
L’obiettivo è sviluppare soluzioni innovative per l’evoluzione delle infrastrutture di rete e per le tecnologie che caratterizzeranno le reti del futuro legate al 6G. Ne parla per la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa Filippo Cugini, che in CNIT a Pisa è Responsabile di Settore di Ricerca (Head of Research Sector). È anche affiliate researcher con la Scuola Superiore Sant’Anna.

Filippo Cugini (Scuola Superiore Sant’Anna): ‘Gemello Digitale della rete FiberCop per simulare scenari complessi e manutenzione predittiva’
“Le attività svolte nell’ambito di SEASON hanno generato idee e soluzioni prototipali che hanno portato all’avvio di un progetto dedicato al Gemello Digitale della rete di telecomunicazioni. Questo Gemello Digitale è una replica virtuale molto accurata della rete e dei principali apparati che la compongono, come router, sistemi di trasporto e nodi di commutazione ottica. Attraverso questa replica digitale è possibile simulare scenari complessi, prevedere il comportamento della rete reale e analizzare in anticipo l’impatto di nuove configurazioni, in un ambiente sicuro e controllato”, ci ha spiegato il Prof. Cugini.
“Nel progetto, coordinato dal Prof. Andrea Sgambelluri, il Gemello Digitale integra strumenti di intelligenza artificiale in grado di interpretare i dati raccolti dalla rete, riconoscere situazioni ricorrenti, individuare tempestivamente eventuali anomalie e formulare previsioni sull’evoluzione del traffico e sul funzionamento degli apparati. Questa capacità permette di ridurre i tempi necessari per attivare nuovi servizi e di valutare configurazioni che migliorano l’efficienza energetica, identificando le soluzioni che consentono un impiego più razionale delle risorse della rete”, prosegue Cugini.
“L’attività comprende la progettazione dell’architettura del modello digitale, la definizione dei dati necessari per mantenerlo aggiornato, la realizzazione progressiva dei componenti software e la loro validazione in scenari di rete sperimentali. Questo approccio permette di esplorare applicazioni molto rilevanti per FiberCop, che vanno dalla più rapida attivazione di servizi innovativi ad alte prestazioni alla manutenzione predittiva, dalla gestione ottimizzata del traffico fino alla valutazione preventiva di possibili modifiche o ampliamenti dell’infrastruttura”.
‘Steganografia per potenziare la sicurezza delle reti ottiche’
Passando al tema sicurezza, il Prof Cugini racconta un altro progetto. “Anche le attività sviluppate nel progetto ALLEGRO hanno generato idee e soluzioni prototipali che vengono ora ulteriormente sviluppate in un progetto dedicato allo studio della steganografia nelle reti ottiche. Le reti ottiche trasportano informazioni ad elevata capacità ed è fondamentale garantirne la sicurezza. La steganografia rappresenta una tecnica avanzata e promettente che consente di nascondere un messaggio sotto al livello del rumore presente nel sistema, rendendo sostanzialmente impossibile individuare e decrittografare l’informazione nascosta. Si tratta di un approccio complementare alla crittografia classica digitale e particolarmente utile nei contesti in cui siano richiesti livelli di sicurezza fisici atti ad incrementare la robustezza dell’intero sistema.
Nel progetto, seguito dal Prof. Luca Potì, l’attività prevede l’analisi del comportamento della steganografia applicata ai segnali ottici, la valutazione dei requisiti tecnici necessari per una possibile applicazione operativa e la progettazione delle caratteristiche di un software di simulazione capace di emulare queste tecniche in scenari realistici”.
Roberto Verdone (WiLab): “Nel 2025 Digital Twin per reti in ambito industriale, nel 2026 sarà la volta dell’edge cloud”
Il Professor Roberto Verdone, PhD, Professore, DEI, Università di Bologna e Direttore del WiLab di Bologna, CNIT, ha parlato della collaborazione con FiberCop in ambito industria 4.0, per far evolvere le centrali dell’operatore verso servizi digitali sempre più avanzati: “Sono felice della collaborazione instaurata tra CNIT/WiLab e FiberCop, che si consoliderà nel 2026 con una ulteriore linea di studio – ha detto a Key4Biz Verdone – Nel 2025, nell’ambito del programma RESTART finanziato dal PNRR, WiLab e FiberCop hanno collaborato definendo con altri partner una architettura di Digital Twin per reti di comunicazione in ambito industriale; l’attività ha prodotto una prima demo calata in un contesto di impianto industriale con robot mobili. Nel 2026, sempre con riferimento ad applicazioni industriali, WiLab supporterà l’azienda nello studio di tecnologie edge, per identificare quali specifici casi d’uso richiedono l’impiego di risorse all’edge e quali possono basarsi su tecnologie centralizzate di cloud. La collaborazione contribuirà allo sviluppo di competenze utili al progresso del Paese ed al rafforzamento della leadership Italiana nel settore della manifattura meccanica”.







