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TikTok, accordo raggiunto tra Cina e Usa. Il figlio di Trump proposto nel cda

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Il segretario al Tesoro americano Scott Bessent conferma l’intesa definitiva per il trasferimento della versione Usa di TikTok a nuovi investitori. Oltre alla proposta di inserire il figlio di Trump nel cda del social, Washington e Pechino hanno raggiunto accordi anche su terre rare, soia e cooperazione contro il Fentanyl.

Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, ha annunciato che Washington e Pechino hanno raggiunto un accordo definitivo sul futuro di TikTok. “Abbiamo raggiunto un accordo definitivo su TikTok”, ha dichiarato Bessent alla CBS, spiegando che i dettagli sarebbero stati finalizzati a Madrid e che la transazione sarà ufficializzata dai due leader, Donald Trump e Xi Jinping, durante l’incontro previsto per giovedì in Corea del Sud.

Bessent non ha fornito dettagli sull’intesa, ma ha precisato che l’accordo rientra in un quadro più ampio di cooperazione economica tra Stati Uniti e Cina, che sarà discusso nel vertice bilaterale dei prossimi giorni. Le sue dichiarazioni arrivano a poche settimane dall’ordine esecutivo firmato da Trump il 25 settembre, che apre la strada a un nuovo assetto proprietario per TikTok con sede negli Stati Uniti e a maggioranza di investitori americani.

Il figlio di Trump proposto nel cda

“Il mio compito era ottenere l’approvazione della Cina per la transazione, e credo che negli ultimi due giorni ci siamo riusciti con successo”, ha aggiunto Bessent. Tra i nuovi investitori statunitensi indicati da Trump figurano Rupert Murdoch e Larry Ellison, mentre il figlio dell’ex presidente, Barron Trump, è stato proposto come potenziale membro del consiglio di amministrazione dal produttore dei social media Jack Advent.

L’accordo, stimato intorno ai 14 miliardi di dollari, prevede che il 65% delle quote sia detenuto da investitori americani e internazionali, mentre ByteDance e gli investitori cinesi manterranno meno del 20%. Il controllo dell’algoritmo passerà ai nuovi azionisti, che avranno sei dei sette seggi nel board.

L’accordo su terre rare, soia e Fentanyl

Nel frattempo, l’amministrazione Trump ha annunciato anche un’intesa preliminare con Pechino su due ambiti strategici: terre rare e prodotti agricoli. L’accordo prevede che la Cina rinvii di un anno le restrizioni all’export di terre rare — materie prime fondamentali per il settore tecnologico — e riprenda gli acquisti di soia dagli Stati Uniti. “I coltivatori di soia saranno estremamente soddisfatti di questo accordo per quest’anno e per gli anni a venire”, ha dichiarato Bessent, aggiungendo che i colloqui hanno incluso anche la cooperazione contro la crisi del fentanyl.

Bessent ha inoltre chiarito che un’escalation dei dazi alla Cina è “di fatto fuori discussione” dopo “colloqui molto buoni” con le controparti cinesi in Malesia. “La minaccia delle tariffe è svanita dopo due giorni di colloqui molto positivi”, ha spiegato, sottolineando che anche Pechino ha sospeso l’idea di un regime globale di controllo sulle esportazioni.

I negoziati, definiti “costruttivi e approfonditi”, hanno contribuito a creare “una buona atmosfera” in vista del vertice tra Donald Trump e Xi Jinping del 30 ottobre in Corea del Sud, durante il quale verranno valutati i prossimi passi sulla tregua commerciale tra Washington e Pechino.

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