Samantha Cristoforetti, Alexander Gerst, Matthias Maurer e Thomas Pesquet si addestrano per il ritorno sulla Luna
Quattro astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) – Samantha Cristoforetti, Alexander Gerst, Matthias Maurer e Thomas Pesquet – hanno completato un intenso corso di addestramento al volo in elicottero con la Bundeswehr, le forze armate tedesche. Il programma, ospitato presso l’International Helicopter Training Centre di Bückeburg, rappresenta un passo cruciale nella preparazione europea alle future missioni lunari e alle operazioni di atterraggio e decollo sulla superficie della Luna.
Per tre settimane, gli astronauti europei hanno alternato lezioni al simulatore e volo operativo su elicotteri EC135, affrontando missioni complesse sopra la Germania centrale e le Alpi bavaresi.
Le manovre verticali, l’atterraggio in zone impervie e la gestione di scenari in rapido mutamento sono capacità fondamentali per chi, un giorno, dovrà pilotare un modulo di allunaggio.
Il volo in elicottero, infatti, riproduce fedelmente le sfide fisiche e mentali di una discesa controllata su un corpo celeste, dove margine d’errore e tempo di reazione sono minimi.
Come ha spiegato Daniel Neuenschwander, direttore dell’esplorazione umana e robotica dell’ESA, questa collaborazione “dimostra come l’Europa stia costruendo una reale capacità autonoma di esplorazione lunare, grazie a programmi come Argonaut e Terrae Novae, che puntano a portare astronauti e tecnologie europee sulla superficie del nostro satellite”.
Cristoforetti: la precisione del volo verticale come chiave per il futuro lunare
Protagonista dell’iniziativa per il nostro Paese è stata Samantha Cristoforetti, comandante dell’ESA e simbolo della nuova generazione di esploratori europei, che il prossimo 3 dicembre sarà ospite della nostra Conferenza internazionale “Space&Underwater. Space Economy, Submarine Cables & Cybersecurity“, dedicata ai domìni Spazio e Subacqueo, promossa e organizzata a Roma dal giornale del nostro Gruppo editoriale Cybersecurity Italia: “Questo addestramento – ha sottolineato – è un’opportunità straordinaria per operare in un ambiente reale e acquisire competenze essenziali nel volo verticale e nelle manovre di atterraggio. Sono capacità che ogni astronauta dovrà padroneggiare per gestire un lander lunare”
Cristoforetti ha evidenziato anche il valore strategico della collaborazione con la Bundeswehr, dove l’esperienza dell’aviazione militare si traduce in un vantaggio per la sicurezza e l’efficacia delle operazioni spaziali. “Ancora una volta – ha aggiunto – la cooperazione tra settore civile e difesa rafforza il posizionamento europeo nello spazio”.
Un’Europa più autonoma e competitiva per guardare ai viaggi lunari
Per gli altri astronauti, l’esperienza ha avuto anche una forte valenza tecnica e personale. Alexander Gerst ha parlato di “una formazione intensissima, culminata nella capacità di atterrare su crinali ghiacciati delle Alpi in appena tre settimane”.
Matthias Maurer ha collegato l’addestramento al lavoro svolto nel centro LUNA dell’ESA, dove si simulano le attività di superficie: “Prima di esplorare, dobbiamo imparare a scendere sulla Luna. Nulla eguaglia la complessità del volo verticale reale”.
“Una sfida che richiede una nuova sensibilità spaziale e una precisione assoluta, qualità indispensabili per pilotare un lander”, ha invece detto Thomas Pesquet, pilota di aerei militari.
Lavorare per il dominio spaziale europeo, il ruolo dell’Italia
Questo addestramento non è solo un esercizio tecnico: rappresenta un tassello strategico nella costruzione dell’autonomia spaziale europea.
In un contesto internazionale sempre più competitivo – con Stati Uniti, Cina e India (ma anche Giappone e Russia ovviamente) che avanzano nella corsa lunare – l’Europa investe in formazione, tecnologie e cooperazione militare-civile per garantirsi un ruolo di primo piano.
L’obiettivo non è solo scientifico, ma anche industriale e geopolitico: con il programma Artemis l’Unione europea si candida a tornare sulla Luna, assieme agli Stati Uniti.
in questo, l’Europa fornirà il Modulo di Servizio Europeo (ESM) per la navicella Orion e lo sviluppo di componenti essenziali come il lander lunare autonomo Argonaut, la cui prima missione operativa è prevista per il 2031.
L’Italia sta contribuendo a diversi aspetti cruciali per il successo della missione: partecipa alla costruzione del European Service Module (ESM) della navicella Orion, sviluppa e fornsice servizi di comunicazione e navigazione, è impegnata nella realizzazione di infrastrutture fondamentali per una presenza umana sostenibile sulla Luna, come il sistema di comunicazione e navigazione “Moonlight” e il Multi-Purpose Habitat (MP Habitat).
Gli USA vogliono arrivare per primi sulla Luna: Blue Origin di Bezos al posto di SpaceX di Musk?
Il segretario per i Trasporti degli Stati Uniti, Sean Duffy, ha dichiarato che SpaceX di Elon Musk è “in ritardo”, rispetto alle esigenze americane di tornare il prima possibile sulla Luna tramite il programma Artemis e che a questo punto è possibile anche il coinvolgimento di altre imprese.
Duffy, che è anche amministratore ad interim della NASA, ha affermato che gli Stati Uniti non si possono affidare “ad una sola azienda” e che faranno di tutto “per vincere la seconda corsa alla conquista dello Spazio con i cinesi”.
“Dobbiamo tornare sulla Luna per creare un campo base”, ha poi spiegato alla Cnbc.
Secondo i media americani è Blue Origin di Jeff Bezos la società che potrebbe subentrare a SpaceX.
Il Segretario è stato chiaro: “Non vogliamo perdere altro tempo, siamo in competizione con Pechino. Il Presidente Trump e io vogliamo raggiungere la Luna durante questa amministrazione e ho intenzione di rendere pubblici i contratti”.
La NASA dovrebbe far arrivare i primi astronauti attorno alla Luna ad aprile 2026, mentre il primo viaggio utile per preparare un vero e proprio allunaggio è previsto per il 2027, con l’obiettivo di mettere piede sul polo Sud lunare. Dal 2028 si potrebbe iniziare a parlare di una presenza permanente nello Spazio, con i primi moduli di base lunare.
Space & Underwater, partecipa alla 2^ edizione della Conferenza internazionale dedicata ai domìni Spazio e Subacqueo, promossa e organizzata dal giornale del nostro Gruppo editoriale Cybersecurity Italia.
Il videoreportage della 1^ edizione