Guida autonoma, intelligenza artificiale ed ecosistemi digitali avanzati. È su questi pilastri che l’Europa vuole costruire la sua leadership globale nell’automotive. Ma per riuscirci, serve una cooperazione rafforzata tra industria, istituzioni e lavoratori.
A otto mesi dal lancio del Dialogo Strategico sul futuro dell’industria automobilistica (gennaio 2025), la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è tornata a riunire a Bruxelles i grandi player della filiera. Il messaggio è chiaro, i prossimi due anni saranno decisivi per conquistare la leadership tecnologica nei veicoli connessi e autonomi.
Non c’è più tempo per il “business as usual”
Con la tecnologia che rivoluziona la mobilità e la geopolitica che ridisegna la concorrenza globale, “non si può più andare avanti come prima”. È questo il concetto chiave emerso durante il terzo incontro del Dialogo Strategico (il secondo si è tenuto a marzo), che ha visto attorno allo stesso tavolo industria, politica e parti sociali.
Tra i temi in agenda vi sono il rafforzamento della leadership europea nella produzione di veicoli elettrici, l’accelerazione dell’innovazione nei veicoli autonomi e connessi e il potenziamento della produzione europea di batterie.
Un’Europa più forte e competitiva
La Commissione ha ribadito i suoi obiettivi prioritari:
- proteggere le imprese europee dalla concorrenza sleale,
- garantire accesso sicuro alle materie prime critiche,
- sostenere i lavoratori con programmi di riqualificazione.
Per accelerare l’innovazione, i Commissari Ekaterina Zaharieva e Apostolos Tzitzikostas hanno firmato un Memorandum of Understanding (MoU) con i principali stakeholder europei. L’accordo punta a consolidare la leadership UE nella mobilità sostenibile e intelligente entro il 2035, unendo le forze di iniziative già esistenti come 2Zero Partnership (trasporto a zero emissioni), CCAM Partnership (mobilità connessa, cooperativa e automatizzata), e BATT4EU Partnership (innovazione nella catena del valore delle batterie).
Nasce l’Alleanza europea per i veicoli autonomi
Un passaggio cruciale è stato il lancio dell’European Connected and Autonomous Vehicles Alliance (ECAVA), che fungerà da forum per definire un’agenda industriale comune. La vicepresidente esecutiva Henna Virkkunen convocherà il primo incontro a ottobre, dando ufficialmente il via ai lavori.
Le prossime sfide sul tavolo
Il dialogo della terza tavola rotonda ha offerto spazio anche a contributi concreti sulle nuove iniziative della Commissione, sviluppate in parte in risposta alle pressioni del mondo imprenditoriale: dalla revisione degli standard di emissioni di CO2 per auto e furgoni, alla proposta per le flotte aziendali, fino alla semplificazione delle regole per autovetture e veicoli commerciali leggeri e pesanti. Bruxelles mira infatti alla neutralità tecnologica al fine di ampliare lo spettro di automobili che potranno essere messe sul mercato dopo il 2035.
I partecipanti hanno inoltre valutato i progressi del Piano d’Azione per l’Automotive, lanciato a marzo 2025, pensato per rafforzare la competitività dell’industria europea e guidare la transizione verso la mobilità pulita.
Un piano costruito insieme
Il Piano d’Azione è il risultato di un percorso inclusivo, fatto di consultazioni pubbliche e tavoli di lavoro con i principali stakeholder del settore. Al suo sviluppo hanno contribuito i Commissari Šefčovič, Hoekstra, Séjourné, Virkkunen, Mînzatu e Tzitzikostas, con l’obiettivo comune di trasformare l’Europa in un hub mondiale per l’automotive del futuro.