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X introdurrà pubblicità nelle risposte di Grok

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L’iniziativa mira a sostenere un business pubblicitario in difficoltà, specialmente dopo l’uscita dell’ex CEO Linda Yaccarino.

Elon Musk ha rivelato che X, la piattaforma social da lui posseduta, integrerà annunci pubblicitari direttamente nelle risposte di Grok, il chatbot AI sviluppato internamente.

L’iniziativa mira a sostenere un business pubblicitario in difficoltà, specialmente dopo l’uscita dell’ex CEO Linda Yaccarino.

Durante un incontro in diretta con inserzionisti, Musk ha dichiarato che finora gli sforzi si sono concentrati sul rendere Grok ‘l’AI più intelligente e accurata al mondo’, ma ora l’attenzione si sposterà sul reperire risorse per coprire i costi elevati delle GPU necessarie al funzionamento del sistema.

La strategia prevede che gli inserzionisti possano pagare per far apparire i propri contenuti come suggerimenti pertinenti alle domande degli utenti, puntando a un tipo di pubblicità mirata e contestuale.

Musk ha sottolineato che, se un utente cerca di risolvere un problema tramite Grok, proporre una soluzione sponsorizzata in quel momento rappresenterebbe un’opportunità ideale.

Inoltre, il miliardario intende sfruttare le tecnologie di xAI, la sua startup specializzata in intelligenza artificiale, per affinare la precisione del targeting pubblicitario sulla piattaforma.

Questa mossa, parte di una strategia più ampia, segue l’acquisizione di X da parte di xAI per 45 miliardi di dollari all’inizio dell’anno, e potrebbe ridefinire il modello di monetizzazione del servizio, creando un punto d’incontro tra interazioni AI e inserzioni a pagamento.

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James Cameron avverte di un ‘apocalisse in stile Terminator’ se l’AI verrà armata

James Cameron, celebre regista di capolavori come ‘Titanic’ e ‘Avatar’, ha espresso forti timori riguardo all’uso dell’AI in un contesto di corsa globale agli armamenti, ipotizzando scenari catastrofici simili a quelli rappresentati nella saga di ‘Terminator’.

In un’intervista concessa a Rolling Stone, a margine della promozione del libro ‘Ghosts of Hiroshima’ di Charles Pellegrino, che Cameron intende adattare per il cinema, il regista ha avvertito che l’integrazione di sistemi d’arma, persino nucleari, con AI potrebbe accelerare tempi di reazione e processi decisionali fino a rendere indispensabile il coinvolgimento di una super-intelligenza.

Pur auspicando la presenza di un controllo umano, Cameron ha sottolineato la fallibilità delle persone e il rischio di errori potenzialmente devastanti, ricordando episodi storici in cui si è sfiorata la guerra nucleare.

Secondo lui, l’umanità si trova su una soglia critica, con tre minacce esistenziali che convergono: degrado ambientale, arsenali nucleari e super-intelligenza.

Cameron, pur utilizzando l’AI per ottimizzare costi e velocità nelle produzioni cinematografiche — anche grazie al suo ruolo nel consiglio di amministrazione di Stability AI — rimane scettico sulla possibilità che questa tecnologia possa sostituire la creatività umana nella scrittura, ribadendo che le emozioni autentiche nascono solo dall’esperienza diretta.

Le sue parole si collocano in un momento di dibattito globale su come gestire il potenziale di un’AI sempre più potente, bilanciando innovazione e sicurezza.

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