Il 16 agosto la A.S Roma giocherà un’amichevole allo stadio Benito Stirpe di Frosinone. L’avversario? Neom SC, squadra nata nel 2023 che rappresenta una città che ancora non esiste.
Il club è stato creato dal governo saudita per rappresentare l’omonima megacittà futuristica in costruzione nel deserto: NEOM appunto. Il match contro i giallorossi sarà una delle prime apparizioni internazionali del club. E potrebbe anche segnare l’inizio di nuove sinergie commerciali con l’Italia.
Roma e NEOM SC: la storia contro il futuro
Il Neom SC è nato nel 2023 dalla trasformazione dell’Al-Suqoor, club della terza divisione saudita, acquistato dal fondo sovrano PIF (lo stesso dietro Newcastle e LIV Golf). In un anno ha conquistato la promozione nella Saudi Pro League e ora fa sul serio.
Negli ultimi venti giorni ha investito oltre 60 milioni sul mercato, preso Alexandre Lacazette a parametro zero con un contratto ricchissimo, e affidato la panchina a Christophe Galtier, ex allenatore del PSG. Il club è la vetrina sportiva del progetto NEOM, e punta a diventare una nuova potenza del calcio saudita — e forse non solo.
Ma che cos’è NEOM?
NEOM è il più grande e ambizioso progetto urbanistico del mondo. Una nuova città da oltre 8mila miliardi di dollari, voluta dal principe ereditario Mohammed bin Salman nel 2017 come simbolo della “Vision 2030”, il piano per modernizzare l’Arabia Saudita. Il progetto comprende anche altre ambiziose iniziative, tra cui ‘The Line’, una città futuristica progettata per ospitare 9 milioni di persone e una forte automazione basata su robot.
Recentemente NEOM ha siglato un accordo da 5 miliardi di dollari con l’azienda DataVolt per la costruzione di un avanzato data center AI. Il centro, situato nell’hub industriale di Oxagon, avrà una capacità di 1,5 gigawatt e dovrebbe essere operativo entro il 2028.
La competizione tra Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti per il primato tecnologico nell’AI è sempre più serrata. Entrambi i paesi stanno investendo massicciamente in infrastrutture digitali: di recente, Emirati e Francia hanno annunciato un impegno da 31-52 miliardi di dollari per la creazione del più grande data center AI europeo.
NEOM: poca sostenibilità e rispetto dei diritti umani
Tuttavia, il progetto è stato criticato a livello internazionale per violazioni dei diritti umani, in particolare per l’evacuazione forzata delle tribù locali. Nel 2023, le Nazioni Unite hanno espresso preoccupazione per le possibili esecuzioni di membri della tribù Howeitat, residenti nell’area di costruzione di Neom.
Nonostante le controversie, l’Arabia Saudita continua a spingere verso la trasformazione digitale, cercando di attrarre investimenti e consolidare il proprio ruolo di leader nell’intelligenza artificiale. Adesso si inserisce anche il calcio: la città vuole competere anche con le 4 big arabe: Al-Hilal, Al-Nassr, Al-Ittihad e Al-Ahli.