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DL Energia, Fratin: “In Cdm prima della pausa estiva”. Il decreto accelera le autorizzazioni per rinnovabili e data center

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Il decreto legge in questione introduce una serie di misure urgenti volte a risolvere la saturazione virtuale delle reti elettriche, favorire l'integrazione dei centri di elaborazione dati nel sistema elettrico, mitigare il rischio di volatilità dei prezzi del gas, e promuovere investimenti nel settore del trasporto e dello stoccaggio delle emissioni inquinanti.

Il nuovo Decreto Energia è pronto ad approdare in Consiglio dei Ministri. A confermarlo è il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che punta ad approvarlo entro la pausa estiva per avviare rapidamente l’iter parlamentare di conversione in legge. Il provvedimento contiene misure urgenti e trasversali per rispondere ad alcune delle criticità più pressanti del sistema energetico italiano: la saturazione virtuale delle reti elettriche, l’integrazione dei data center, la volatilità dei prezzi del gas, e il rilancio degli investimenti in trasporto e stoccaggio delle emissioni climalteranti.

L’obiettivo dichiarato è duplice: rafforzare la sicurezza energetica nazionale e accelerare la transizione ecologica, creando al contempo un contesto normativo più chiaro, competitivo e attrattivo per gli investitori. Vediamo nel dettaglio i punti principali del decreto.

Gli obiettivi

In breve, l’obiettivo più alto del Decreto è quello di riorganizzare i processi autorizzativi per gli impianti a fonti rinnovabili e per i data center, semplificando e accelerando la loro implementazione. In secondo luogo vengono affrontate le condizioni di mercato del gas naturale e le norme di stoccaggio di CO2.

Ma vediamo più nel dettaglio cosa prevede la nuova legge.

Che cos’è la saturazione virtuale

Cosa significa davvero “saturazione virtuale” della rete? In parole semplici, si tratta di un vero e proprio ingorgo burocratico, causato dall’accumulo di richieste di connessione da parte degli impianti a fonti rinnovabili. È una delle principali criticità che ostacolano la transizione energetica in Italia, coinvolgendo migliaia di operatori del settore.

Negli ultimi anni, le domande di allaccio sono aumentate a dismisura, bloccando, almeno sulla carta, gran parte della capacità disponibile della rete. Il risultato? Ritardi interminabili, costi maggiorati e situazioni paradossali, in cui gli impianti in funzione finiscono per pagare anche per quelli che non vedranno mai la luce. Da qui il concetto di “saturazione virtuale”.

Nuovi criteri di assegnazione

Il decreto propone un cambio di passo: nuovi criteri di assegnazione delle connessioni, l’introduzione di un portale per verificare in tempo reale la disponibilità di rete nelle diverse aree, e un ruolo rafforzato per l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), che dovrà definire procedure trasparenti e non discriminatorie.

A gestire l’intero processo sarà Terna, il gestore della rete di trasmissione nazionale, che subentrerà anche nella progettazione e autorizzazione delle opere di potenziamento, oggi a carico dei richiedenti. Un altro punto chiave: tutte le connessioni assegnate a progetti non ancora autorizzati verranno automaticamente revocate.

Data center

L’ARERA sarà la massima Autorità anche per le autorizzazioni relative ai data center. Il nuovo articolo 3 introduce una procedura unica e semplificata per l’autorizzazione dei data center, riconoscendoli ufficialmente come infrastrutture strategiche per il sistema Paese. Al fine di facilitare gli investimenti e snellire i processi autorizzativi, i data center vengono definiti in base alle loro principali funzioni (elaborazione, archiviazione e gestione dei dati) e classificati per dimensione e tipologia: si va dagli Hyperscale con potenza superiore ai 100 MW, ai DC di taglia media (2.000–9.000 kW), fino agli Edge Data Center, più compatti (400–1.800 kW). Un’ulteriore distinzione riguarda la proprietà e la gestione, che può essere aziendale, in co-location o su scala parco/campus.

Riduzione tempi amministrativi

Tra gli obiettivi principali del provvedimento ci sono la riduzione dei tempi amministrativi, il rispetto delle normative ambientali e urbanistiche, e la creazione di un ambiente attrattivo per nuovi investimenti. La competenza autorizzativa è affidata a un unico livello amministrativo centralizzato, mentre ARERA sarà responsabile della definizione delle regole per la connessione dei DC alla rete elettrica.

Il testo prevede tempi certi per le autorizzazioni: entro dieci mesi dovrà essere completata la verifica documentale, salvo proroghe legate alla complessità del progetto. L’autorizzazione vera e propria sarà rilasciata a seguito di una conferenza di servizi. Un elemento chiave è l’esonero dalla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per i progetti con potenza termica inferiore a 150 MW, a ulteriore conferma della volontà di accelerare lo sviluppo di queste infrastrutture digitali essenziali.

Mercato del GAS

Il nuovo articolo si propone di rafforzare la concorrenza e l’integrazione del mercato all’ingrosso del gas naturale in Italia, allineandolo in modo più efficace con il sistema europeo. Al centro della riforma c’è l’obiettivo di contenere la volatilità dei prezzi e bilanciare i costi di importazione, agendo in particolare sul mercato a termine del gas italiano (PSV) e creando un collegamento più diretto e trasparente con il Title Transfer Facility (TTF), principale hub di riferimento a livello europeo.

Come superare il “pancaking”

Per rimuovere le distorsioni di mercato che frenano l’integrazione con il mercato UE, si punta a superare il cosiddetto fenomeno del “pancaking”, ovvero la sommatoria cumulativa dei costi di trasporto sui diversi tratti di rete, che penalizza la competitività del sistema italiano. In questo contesto, ARERA avrà un ruolo centrale, definendo le linee guida per una regolazione equa e trasparente dell’accesso alle infrastrutture, con criteri di non discriminazione.

Tra le misure concrete, il decreto prevede l’introduzione di corrispettivi di entrata ai punti di interconnessione con la rete svizzera per attenuare l’effetto pancaking, oltre alla creazione di un “servizio specifico” per il TTF, volto a migliorare la liquidità del mercato e garantire maggiore efficienza negli scambi tra Italia ed Europa.

Prezzi del gas e sicurezza degli approvvigionamenti

Infine, l’articolo 5 contiene misure volte a stabilizzare i prezzi del gas e ottimizzare le procedure per il rilascio dei titoli minerari. Tra le novità figura il potenziamento del meccanismo di “Gas Release”, con l’obiettivo di ridurre i costi per i consumatori e favorire la partecipazione di operatori minori.

Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) sarà responsabile della definizione dei volumi da mettere a disposizione sul mercato e della gestione delle riduzioni tariffarie per il trasporto e la distribuzione. Viene aggiornato anche il sistema per il calcolo del prezzo di cessione del gas, rendendolo più competitivo. Sono inoltre previste semplificazioni amministrative e proroghe automatiche delle concessioni esistenti, per ottimizzare i programmi di produzione.

Stoccaggio della CO₂

L’articolo 4 del decreto istituisce un quadro normativo per la Cattura, Trasporto e Stoccaggio geologico della CO₂ (CCS) e per la Cattura, Utilizzo e Stoccaggio (CCUS), strumenti ritenuti fondamentali per decarbonizzare il settore industriale.

Si riconosce il ruolo strategico di queste tecnologie in linea con gli obiettivi del PNIEC e del pacchetto europeo Fit for 55. Il testo si allinea con le direttive UE (2009/31/CE, 2018/2001, 2023/959), e affida ad ARERA la regolazione delle tariffe di trasporto e accesso alle reti. Sono inoltre previste norme per garantire la concorrenza, prevenire abusi di posizione dominante e incentivare investimenti a lungo termine, fondamentali per lo sviluppo di una filiera nazionale CCS/CCUS.

Di seguito riassumiamo i punti principali del nuovo Decreto Energia, suddivisi per articolo:

ART. 1: Misure urgenti per la connessione alla rete degli impianti alimentati a fonti rinnovabili

Il primo articolo del provvedimento si concentra sulla promozione e facilitazione della connessione di impianti a fonti rinnovabili alla rete elettrica nazionale, con particolare attenzione alla capacità di accoglienza della rete.

Ruolo di Terna S.p.a.: viene previsto che Terna S.p.a. renda disponibile una capacità aggiuntiva dalle fonti rinnovabili, sia tramite il portale di connessione che attraverso una riprogrammazione degli aggiornamenti trimestrali della capacità massima addizionale. L’obiettivo è superare la saturazione virtuale delle reti.

Nuova disciplina di connessione: viene introdotta una nuova disciplina per l’ottenimento di soluzioni di connessione alla rete di trasmissione nazionale (RTN), che deve garantire trasparenza e non discriminazione.

ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente): ARERA è incaricata di definire le condizioni economiche e tecniche per la connessione degli impianti e di stabilire le procedure per la ripartizione dei costi.

Rifiuto della connessione: la connessione può essere rifiutata solo per mancanza di capacità di accoglienza alla data della richiesta, o qualora le opere necessarie non siano previste dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC).

Procedure semplificate: sono previste procedure accelerate e semplificate per le valutazioni ambientali (VIA/VAS) e le autorizzazioni uniche, con tempi massimi ridotti per la verifica di assoggettabilità.

• Criticità precedenti: il decreto mira a superare le difficoltà derivanti dalla “saturazione virtuale” delle reti e l’obsolescenza di concetti come il “Sistema Minimo Garantito” (SMTG), che non incentivava sufficientemente gli investimenti in rete.

ART. 2: Misure urgenti per promuovere la concorrenza e l’integrazione del mercato all’ingrosso del gas

Con l’Art 2 il Decreto mira a promuovere la concorrenza e l’integrazione del mercato del gas naturale all’ingrosso in Italia, allineandolo meglio con il mercato europeo.

Prezzi del Gas: il decreto mira a mitigare il rischio di volatilità dei prezzi e a compensare le spese di importazione, agendo sul mercato a termine italiano del gas (PSV – Punto di Scambio Virtuale) e confrontandolo con il Title Transfer Facility (TTF) europeo.

Rimozione delle distorsioni di mercato: si prevede l’eliminazione delle distorsioni causate dai cumuli dei costi di trasporto (fenomeno del “pancaking”) per promuovere la piena integrazione del mercato del gas europeo.

Ruolo di ARERA: ARERA ha il compito di definire le linee guida per la regolazione e l’accesso alle infrastrutture di trasporto del gas, garantendo trasparenza e non discriminazione.

Misure specifiche: vengono proposte misure per applicare corrispettivi di entrata ai punti di connessione tra rete italiana e svizzera per ridurre il “pancaking”, e l’introduzione di un “servizio specifico” per il TTF per favorire la liquidità del mercato.

ART. 3: Procedimento unico per il rilascio delle autorizzazioni ai progetti di centri dati

L’articolo in questione stabilisce una procedura unica e semplificata per l’autorizzazione dei centri di elaborazione dati (Data Center – DC), riconoscendoli come infrastrutture strategiche.

Definizione e classificazione dei data center: i DC sono definiti in base alle loro funzioni (elaborazione, archiviazione, gestione dati) e classificati in categorie come Hyperscale (>100MW), Medio (2000-9000kW), e Edge (400-1800kW). Vengono distinti anche in base alla proprietà e gestione (aziendali, co-location, parco o campus).

Obiettivi: acelerare le procedure amministrative, attrarre investimenti, e garantire la conformità con le normative ambientali e urbanistiche.

Autorità competenti: le procedure di autorizzazione sono centralizzate, e ARERA definisce le regole per la connessione alla rete elettrica.

Tempi e procedure: viene stabilito un termine massimo di dieci mesi per la verifica di completezza della documentazione, con eccezioni per la complessità. L’autorizzazione è rilasciata dopo una conferenza di servizi. I progetti DC con potenza inferiore a 150 MW termici sono esenti dalla VIA.

ART. 4: Disposizioni urgenti per gli investimenti nel settore del trasporto e dello stoccaggio di emissioni inquinanti

La normativa introduce la disciplina per lo sviluppo della filiera della Cattura, Trasporto e Stoccaggio Geologico del biossido di carbonio (CCS) e della Cattura, Utilizzo e Stoccaggio (CCUS), riconoscendone il ruolo chiave per la decarbonizzazione industriale.

Importanza strategica: la CCS/CCUS è considerata indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione previsti dal PNIEC e dal pacchetto Fit for 55.

Quadro normativo: la disciplina si basa sulle direttive UE (es. 2009/31/CE, 2018/2001, 2023/959) e sulle norme sugli aiuti di Stato.

Ruolo di ARERA: ARERA è designata come regolatore delle attività di trasporto e stoccaggio di biossido di carbonio, definendo le tariffe e le condizioni di accesso alla rete.

Investimenti e strutture: si riconosce la necessità di ingenti investimenti a lungo termine e di un quadro normativo stabile per la realizzazione delle infrastrutture di trasporto e stoccaggio.

Concorrenza: le norme mirano a garantire una gestione efficiente e a prevenire abusi di posizione dominante, assicurando un accesso trasparente e non discriminatorio alle infrastrutture.

ART. 5: Disposizioni urgenti per la stabilizzazione del prezzo del gas e il relativo approvvigionamento

Questo articolo introduce modifiche per la stabilizzazione dei prezzi del gas e l’ottimizzazione delle procedure di rilascio dei titoli minerari.

Meccanismo “Gas Release”: vengono introdotte o modificate procedure per il rilascio di gas sul mercato a lungo termine, con l’obiettivo di ridurre gli oneri amministrativi e raggiungere gli obiettivi strategici nazionali.

Ruolo del GSE (Gestore dei Servizi Energetici): il GSE è incaricato di determinare il volume di gas da offrire e di gestire la riduzione delle tariffe di trasporto e distribuzione a favore dei clienti finali, in base ai diritti di cui sono assegnatari.

Prezzi di Cessione del Gas: vengono aggiornati i criteri di calcolo del prezzo di cessione del gas, con l’obiettivo di renderlo più competitivo e di promuovere la partecipazione di operatori minoritari al mercato.

Sicurezza Energetica: le modifiche mirano a consolidare un quadro normativo più chiaro ed efficiente, supportando gli investimenti e le attività necessarie per garantire la sicurezza energetica del Paese.

Semplificazione Amministrativa: le proroghe delle concessioni esistenti sono finalizzate all’ottimizzazione dei programmi di produzione e all’ottenimento delle autorizzazioni necessarie, accelerando i tempi e le procedure.

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