REtail

L’intelligenza artificiale entra nei supermercati, Walmart guida la trasformazione

di |

Walmart accelera sulla trasformazione digitale con l’introduzione di quattro “super agenti” basati sull’intelligenza artificiale, progettati per ottimizzare l’esperienza d’acquisto e l’intero ecosistema aziendale. La decisione segna un passo decisivo verso un retail globale sempre più personalizzato, automatizzato ed efficiente.

Walmart, il più grande catena di supermarket del mondo, accelera sulla trasformazione digitale e lancia una nuova generazione di “super agenti” basati sull’intelligenza artificiale, progettati per rivoluzionare l’esperienza d’acquisto e ottimizzare l’intero ecosistema aziendale.

Agenti virtuali per ogni interlocutore

Sviluppati con tecnologie di AI agentica, una forma avanzata di intelligenza artificiale incentrata su processo decisionale e azione autonomi, i quattro nuovi operatori virtuali saranno destinati a clienti, dipendenti, fornitori e sviluppatori, diventando il fulcro di tutte le interazioni digitali con il gigante della grande distribuzione. Una rivoluzione annunciata già lo scorso anno, il cui obiettivo è rendere il servizio più veloce, intuitivo e personalizzato, con l’ambizione di far salire le vendite online fino al 50% del totale entro cinque anni. 

Nel 2023, l’azienda ha totalizzato 648 miliardi di dollari di fatturato globale, ma adesso, grazie a questi strumenti avanzati, Walmart punta a competere direttamente con Amazon, offrendo un’esperienza d’acquisto potenziata dall’AI: dalla scoperta dei prodotti ai resi semplificati, fino alla consegna express.

Sparky, il primo “super agente” è già operativo

Il primo agente, Sparky, è già operativo sull’app mobile. La sua principale attività consiste attualmente nel consigliare articoli per attività sportive, trovare accessori compatibili (come cartucce per stampanti) e riassumere recensioni. Nella versione avanzata di “super agente”, sarà però anche in grado di riordinare automaticamente prodotti, organizzare eventi a tema o suggerire ricette leggendo il contenuto del frigorifero grazie alla computer vision.

Nei prossimi mesi arriveranno anche:

  • Associate, il super agente per i dipendenti, utile per richiedere permessi, consultare dati di vendita e automatizzare compiti HR;
  • Marty, pensato per fornitori e venditori, per gestire onboarding, ordini e campagne pubblicitarie;
  • Developer, la piattaforma AI per testare e lanciare nuovi strumenti intelligenti.

Questi agenti sono pronti a semplificare ogni aspetto delle nostre attività”, ha spiegato il CTO globale Suresh Kumar. “I clienti oggi sono già immersi nell’AI e si aspettano che le aziende siano al passo”.

Nessun taglio dichiarato, ma cresce l’automazione

Sul fronte occupazionale, Walmart non ha chiarito se l’introduzione degli agenti comporterà una variazione dell’organico e tagli di personale. Tuttavia, Dave Glick, vicepresidente senior, ha parlato di nuove opportunità professionali, senza fornire dettagli. Va detto che, mentre Amazon, Microsoft e Google hanno già avviato tagli legati all’adozione dell’AI, il settore retail, per ora, ha evitato licenziamenti massicci, pur avviando un processo di automazione nei centri logistici.

A confermare la svolta strategica, Walmart ha appena nominato Daniel Danker, ex Instacart, nuovo EVP per AI, prodotto e design, e creato un ruolo esecutivo interamente dedicato all’accelerazione dell’intelligenza artificiale.

Un modello estendibile ad altre grandi catene 

In un mercato sempre più competitivo, dove comodità e aspettative dei clienti crescono rapidamente, l’intelligenza artificiale può indubbiamente diventare un elemento strategico per progettare spazi di vendita accoglienti, efficienti e in grado di fidelizzare i consumatori. Le applicazioni dell’AI nel Retail sono, infatti, molteplici: dalla previsione della domanda per ottimizzare il riordino dei prodotti, alla gestione dinamica degli scaffali per i beni deperibili, fino alla personalizzazione delle promozioni per aumentare l’efficacia e la redditività delle vendite.

Nonostante il potenziale però, in Europa l’adozione dell’AI nel settore retail è ancora limitata. Le ragioni sono diverse. Da una parte la complessità di implementazione in un contesto normativo e tecnologico in continua evoluzione. Dall’altra, le preoccupazioni legate all’impatto sull’occupazione, che spesso frenano gli investimenti in soluzioni automatizzate.

10 Esempi pratici di AI nel Retail

  • Esperienza cliente personalizzata
    Analisi di dati combinati (ordini, ricerche, programmi fedeltà) per comunicazioni più mirate.
  • Cross-selling intelligente
    Migliore pianificazione degli assortimenti in risposta a interruzioni nella supply chain.
  • Gestione automatizzata dell’inventario
    Ottimizzazione della rotazione dei prodotti freschi per ridurre gli sprechi.
  • Previsione della domanda
    Utilizzo di dati interni e di terze parti (meteo, trend nazionali) per anticipare i picchi.
  • Shopping senza casse
    AI + sensori per eliminare la necessità di check-out tradizionali.
  • Prezzi ottimizzati
    Calcolo del prezzo massimo accettabile basato su dati locali e promozionali.
  • Merchandising dinamico
    AI per suggerire articoli complementari e promozioni temporanee efficaci.
  • Robot in-store
    Miglioramento della disposizione e delle promozioni grazie all’analisi del traffico clienti.
  • Negozi intelligenti (Smart Stores)
    Targeting promozionale in tempo reale e ottimizzazione dello spazio di vendita.
  • Ottimizzazione della supply chain
    Analisi predittiva di centinaia di variabili per mantenere l’offerta coerente e redditizia.


    Leggi le altre notizie sull’home page di Key4biz