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I rumeni le maggiori vittime: 29,2%. Ucraini al 27,8%, italiani al 20,4%
Il bullismo colpisce più duramente i ragazzi di origine straniera rispetto ai coetanei italiani. Secondo i dati Istat, il 26,8% degli adolescenti stranieri tra gli 11 e i 19 anni dichiara di subire atti offensivi, aggressivi o di esclusione; una quota più alta rispetto al 20,4% registrato tra i ragazzi italiani. Tra le diverse nazionalità, i giovani rumeni sono i più colpiti: il 29,2% subisce atti di bullismo ricorrenti, come mostra il grafico interattivo in apertura.
Seguono gli ucraini con il 27,8% e i cinesi con il 25%. Anche gli adolescenti di origine albanese (22,6%) e marocchina (22,3%) risultano più esposti rispetto alla media degli adolescenti italiani Solo il 30,2% dei ragazzi stranieri dichiara di non essere mai stato vittima di comportamenti offensivi o violenti nell’ultimo anno, contro il 31,6% degli italiani.
Offese verbali e bullismo: colpito il 18% dei ragazzi stranieri
Le differenze tra ragazzi italiani e stranieri non riguardano solo la frequenza, ma anche la natura degli episodi. Le offese e gli insulti sono rivolti più spesso ai ragazzi stranieri: il 18% li riceve più volte al mese, contro il 13,8% degli adolescenti italiani. Anche l’esclusione sociale è più diffusa tra gli stranieri: riguarda il 14,1% di loro, oltre 4 punti percentuali in più rispetto ai coetanei italiani. Non si tratta di episodi isolati, le statistiche che emergono dal report Istat “Bullismo e cyberbullismo nei rapporti tra i ragazzi” (che ha coinvolto un campione di 39.214 individui, rappresentativo dei 5 milioni e 140mila ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 19 anni residenti in Italia) svelano un cupo scenario fatto di violenze quotidiane.
Cyberbullismo: il 40% degli stranieri è insultato online
Tra i ragazzi di origine straniera, il cyberbullismo colpisce di più i maschi. In tutte le principali collettività considerate – ucraina, cinese, rumena, albanese, marocchina e albanese – la percentuale di vittime è sempre più alta tra i ragazzi che tra le ragazze. Il divario è particolarmente evidente nella comunità albanese: il 39,5% dei maschi ha subìto almeno un episodio di cyberbullismo, contro appena il 30,2% delle femmine. Tra i ragazzi, quelli ucraini sono i più colpiti: quasi uno su due (47,8%) ha ricevuto insulti, minacce o contenuti offensivi online. Tra le ragazze, invece, spiccano le adolescenti cinesi: il 41,2% ha dichiarato di essere stata presa di mira sul web. In generale, il 40% degli adolescenti stranieri ha subìto almeno un episodio di cyberbullismo, contro il 33,3% degli italiani.
Bullismo giovanile: colpito il 70% degli adolescenti italiani
Il bullismo resta un fenomeno diffusissimo in Italia, per tutte le nazionalità. Sette ragazzi su dieci tra gli 11 e i 19 anni raccontano di essere stati presi di mira almeno una volta, tra prese in giro, minacce, esclusioni o, nei casi peggiori, vere e proprie aggressioni. Per uno su cinque (21%) si tratta di episodi che si ripetono ogni mese. Un altro 8% li subisce addirittura più volte a settimana. Le situazioni più difficili, tuttavia, si concentrano tra i più giovani. Nella fascia 11 e 13 anni, un ragazzo su quattro (23,7%) subisce episodi di bullismo mensilmente. La quota cala leggermente tra i 14-19enni, ma resta comunque alta: 19,8%. La scuola media, quindi, si conferma il contesto più fragile, dove i comportamenti violenti e prevaricatori sono più frequenti.
L’insulto è la forma di bullismo più diffusa: il 55,7% dei ragazzi ha dichiarato di aver ricevuto almeno una volta offese o prese in giro. Tra i maschi più giovani – gli 11-13enni – si arriva al 60%. Gli atti di bullismo fisico coinvolgono invece l’11% degli adolescenti. L’esclusione sociale, poi, tocca il 43% dei ragazzi.
Esclusione sociale: il 12% delle ragazze resta fuori dal gruppo
Le differenze tra le violenze subite da maschi e femmine a causa dei bulli sono nette. I ragazzi sono più soggetti a offese ricorrenti (16% contro 12,3%), ma le ragazze soffrono di più l’esclusione: riguarda il 12,2% di loro, contro l’8,5% dei coetanei maschi. La violenza fisica è più frequente tra i maschi più grandi (14,8% tra i 14-19enni), mentre tra le ragazze più giovani scende al 5,5%. Il bullismo fisco è la forma di violenza adolescenziale con il divario più ampio tra i generi: quasi 9 punti percentuali.
Cyberbullismo: quasi un ragazzo su 10 bersaglio fisso
Anche sul web, il bullismo non dà tregua. Oltre il 90% degli adolescenti passa almeno due ore al giorno online, e il 34% racconta di aver ricevuto insulti, offese o minacce da parte di coetanei. Nel 30% dei casi, gli episodi online si sommano a quelli nella vita reale. Solo una piccola parte (3,8%) racconta attacchi esclusivamente digitali. Anche qui, i maschi sono più colpiti: l’8,9% afferma di essere stato preso di mira più volte al mese, contro il 6,6% delle ragazze. L’esclusione online colpisce il 19% dei ragazzi e il 16,6% delle ragazze. Complessivamente, quasi un adolescente su dieci subisce cyberbullismo con frequenza mensile o superiore.
Il bullismo è più diffuso nelle regioni del nord-est: 21,6%
Il bullismo si manifesta con maggiore frequenza al Nord. In particolare, le regioni del Nord-Est registrano la percentuale più alta di adolescenti vittime di episodi ricorrenti: il 22,1% dei ragazzi tra gli 11 e i 19 anni dichiara di subire atti di bullismo più volte al mese. Seguono il Nord-Ovest (21,6%) e il Centro (21%). Il Mezzogiorno, invece, presenta una quota leggermente più bassa, pari al 20%. Proprio al Sud si trova anche la percentuale più alta di adolescenti che affermano di non aver mai subito episodi di bullismo: il 33,5%, contro il 29% del Nord-Ovest.
I dati si riferiscono al 2023-2025
Fonte: Istat