Spionaggio

Italia-Cina, caso di spionaggio per gli Yacht Ferretti

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Il primo azionista di Ferretti è il gigante cinese Weichai. Nel 2024 cimici e materiale per l'intercettazione ambientale trovato negli uffici di tre manager cinesi a Milano. La loro denuncia in Procura.

  • Il primo azionista di Ferretti è il gigante cinese Weichai. Nel 2024 cimici e materiale per l’intercettazione ambientale trovato negli uffici di tre manager cinesi a Milano. La loro denuncia in Procura
  • La conferma della società: noi parte lesa. Il nodo golden power e le presunte tensioni tra manager italiani e cinesi
    Questa è una storia di spionaggio e finanza internazionale che ha coinvolto una delle più importanti aziende al mondo di yacht di lusso, l’Italiana Ferretti, e il suo primo azionista, il gigante industriale cinese Weichai. Una storia che Bloomberg è in grado di raccontare in esclusiva dopo un’indagine giornalistica durata quasi due mesi, basata su fonti qualificate.

Milano centro, inizio Aprile 2024, via Manzoni. Dall’androne di un palazzo elegante un uomo guadagna veloce l’uscita. Si chiama Xu Xinyu ed è uno dei top manager della Ferretti, società quotata a Milano e Hong Kong, che proprio qui ha i suoi uffici meneghini.

Xu è spaventato. Dall’altro lato della strada c’è ancora lo stesso SUV nero con dentro gli stessi uomini che da alcuni giorni sostano davanti al civico della Ferretti. Xu è convinto che qualcuno lo stia controllando. I sospetti diventano realtà quando, pochi giorni dopo, arruolerà un’azienda di contro-sorveglianza per bonificare il suo ufficio, così come le stanze del segretario del consiglio di amministrazione della Ferretti e del traduttore del gruppo. Tutti manager di nazionalità cinese.

Nascoste nella sua scrivania e nelle prese della corrente dei loro uffici verranno trovate cimici per l’intercettazione ambientale, insieme con un router wi-fi e molto altro materiale per “spiare”. Chi c’era dall’altro capo del “filo”? Chi voleva ascoltare i tre manager cinesi della Ferretti?

La conferma di Ferretti a Bloomberg sul caso di spionaggio, con una nuova denuncia alla Procura nel gennaio 2025. “Noi parte lesa,” dice un portavoce. Sullo sfondo le presunte tensioni tra i consiglieri cinesi di Ferretti e l’amministratore delegato Alberto Galassi. Che replica, insieme al nuovo presidente cinese: “Nessuna tensione, rapporti sempre sereni”.

Una storia scritta da Daniele Lepido con l’editing di Peter Guest, che ha visto la collaborazione in Italia di Chiara Albanese e Tommaso Ebhard, di Edward Evans da Londra e Zachary Mider da New York.

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