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 Pubblicato: 2009
 Pagine: 132
 ISBN: 8848807585
 Prezzo:  15.00
Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione si sono inserite stabilmente nelle trame dell’economia, della cultura e della società influenzando il rapporto che intratteniamo con la realtà circostante fino a stabilire interazioni che coinvolgono idee, cose, luoghi e avvenimenti che, al di là del luogo e del tempo, si legano con esperienze personali sempre più intime.
La liquidità digitale dei media e dei computer è la via per accentuare ulteriormente il corto circuito tra la nostra nuda vita e il variegato mondo “esterno”. La disponibilità di risorse cross-mediali, la loro polverizzazione e diffusione nei materiali, nei corpi e nella stessa aria che respiriamo, insieme alla crescente facilità di utilizzo e alla loro plasmabilità progettuale, sono un elemento partecipe del più ampio reshuffling socio-culturale dell’epoca postindustriale.
 Seguendo un approccio minimale che parte da esempi concreti  dell’info-comunicazione ubiqua, il lavoro esamina le combinazioni che stanno  ridefinendo il senso e la nostra sostanza di uomini della network society, così  come l’emergere di dimensioni che sembrerebbero apparire “aliene”, delineando un  movimento che, attraverso un’opera trasversale di ri-mediazione e di  riappropriazione soggettiva e sociale, prova a superare la condizione di  impersonalità e di sradicamento dal contesto (disembedding) tipiche dei sistemi  tecno-sociali della tarda modernità.
 (Dalla quarta di copertina)
 Luciano Petullà si occupa di tecnologie dell’informazione e della  comunicazione nell’ambito di un’azienda internazionale di Telecomunicazioni. È  attivamente interessato ad approfondire gli aspetti sociali e culturali della  comunicazione e ha scritto e curato numerosi libri sull’argomento.
  


