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 Carocci Editore
 Pubblicato: maggio 2010
 Pagine: 224
 ISBN: 9788843054534
 Prezzo:  20,50
Come mostra la communication research, i media costruiscono narrazioni che hanno effetti sul modo in cui individui e collettività interpretano il mondo. Quindi hanno effetti anche sulla memoria collettiva e sociale, strettamente interrelate con i fenomeni comunicativi e narrativi.
La memoria pubblica subisce la stessa sorte, strutturandosi in processi in cui i media, attori della sfera pubblica, hanno sempre più peso nella definizione delle questioni rilevanti da ricordare. In parte perché relegano nell’oblio ciò che tralasciano, in parte perché entrano nella discussione pubblica e nelle esperienze soggettive.
 Il libro – sulla scia delle principali teorie sulla comunicazione  e sulla memoria, e a partire da una ricerca empirica che ha raccolto ed  interpretato i ricordi di eventi pubblici di due generazioni – evidenzia che  l’esito del rapporto tra memoria e media è il delinearsi di una memoria  schiacciata sul formato di un magazine: una metafora che mostra come la memoria  della sfera pubblica tenda oggi ad essere sempre più una memoria mediata.
 (Dalla quarta di copertina)
Olimpia Affuso, è dottore di ricerca in Sociologia. I suoi interessi di studio riguardano prevalentemente i processi comunicativi e la memoria. Attualmente ha un assegno di ricerca presso l’Università della Calabria ed è responsabile dell’Osservatorio sui processi culturali e la vita quotidiana del dipartimento di Sociologia della medesima università. Tra le sue recenti pubblicazioni: Memoria-magazine. Memorie individuali e sfere pubbliche mediate, in “Quaderni di teoria sociale“, 9, 2009; Il concetto di sfera pubblica: Habermas rivisitato, in P. Jedlowski, O. Affuso (a cura di), Sfera pubblica. Il concetto e i suoi luoghi, Pellegrini, Cosenza 2010.


