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“Il GDPR tra competizione digitale e sviluppo tecnologico”. Rivedi il talk con Franco Pizzetti e Ginevra Cerrina Feroni

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Presentazione del libro curato da Franco Pizzetti "Protezione dei dati personali in Italia tra GDPR e Codice novellato", G. Giappichelli Editore. Sono intervenuti: Ginevra Cerrina Feroni, Franco Pizzetti, Antonio Nicita, Oreste Pollicino, Giuseppe D'Acquisto e Mauro Alovisio. Il video e il resoconto dell'executive webinar.

Nell’executive webinar di Key4biz e Privacy Italia, la presentazione del libro curato da Franco Pizzetti Protezione dei dati personali in Italia tra GDPR e Codice novellato”, G. Giappichelli Editore, è stata un’occasione importante di confronto sui grandi temi della protezione dei dati e sul futuro dell’Europa tra competizione digitale e sviluppo tecnologico.
Sono intervenuti:

  • Franco PizzettiUniversità LUISS – Guido Carli, già Garante per la Protezione dei Dati Personali
  • Giuseppe D’AcquistoFunzionario del Garante per la Protezione dei Dati Personali
  • Mauro Alovisio, Coordinatore Corso di Perfezionamento Universitario GDPR, Università di Torino
  • Antonio NicitaProfessore Ordinario Politica Economica, LUMSA
  • Oreste PollicinoMembro Comitato Esecutivo, Agenzia Europea per i Diritti Fondamentali, Vienna

Le conclusioni di:

  • Ginevra Cerrina FeroniVicepresidente del Garante per la Protezione dei Dati Personali

Ha moderato

  • Raffaele Barberio, Privacy Italia

Il resoconto dell’esecutive webinar

A circa 3 anni dalla piena entrata in vigore del GDPR, Pizzetti ha osservato che “Il Regolamento rappresenta la continuità delle precedenti norme privacy. Offre gli occhiali giusti per vedere cosa accade e accadrà nell’economia digitale, in cui è possibile proteggere i dati degli utenti grazie all’applicazione delle regole ed in primis del GDPR, che dà fiducia ai cittadini nell’avere le garanzie di protezione dei dati”.

Pizzetti: “La vision della Commissione Ue con obiettivi e non regole. Le Autorità regolatorie stimolino i governi sulle politiche digitali”

Ora si va oltre il GDPR. “La Commissione europea sollecita gli Stati membri non con regole ma con obiettivi”, ha aggiunto Pizzetti, già Garante Privacy, “per far diventare l’Europa digitale e protagonista della trasformazione digitale ed ecologica entro il 2030″.
Le Autorità regolatorie, competenti della digital age”, ha concluso Franco Pizzetti, “hanno anche il compito di sollecitare i governi nell’adottare nuove politiche digitali per raggiungere gli obiettivi europei”.

D’Acquisto (Autorità Privacy): “Regolare l’IA non in modo muscolare, ma con buone regole sulla protezione dati”

Come esplorare il rapporto tra normativa di protezione dei dati, l’impegno della UE alla competizione digitale e lo sviluppo tecnologico legato ai Big Data, agli Algoritmi e all’Intelligenza Artificiale?
Secondo Giuseppe D’Acquisto, funzionario del Garante per la Protezione dei Dati Personali, “la regolazione delle tecnologie emergenti non può avvenire in modo ‘muscolare’, ma con buon regole. Questo è l’unico modo per garantire lo sviluppo digitale. Solo attraverso la legislazione sulla data protection si cerca di regolamentare il web”.

Pollicino (Agenzia Europea per i Diritti Fondamentali): “Il focus è sul riutilizzo dei dati per l’IA”

La nuova sfida è non solo la tutela dei diritti fondamentali, ma la governance dei dati, non solo di quelli personali, e il loro riutilizzo per i software di intelligenza artificiale”, questo è il monito lanciato da Oreste Pollicino.

Nicita (Lumsa): “L’Ue sulla buona strada per affermare il suo standard di regolazione per il nuovo capitalismo digitale”

“Occorre concentrarsi sia sulla protezione dei dati sia sulle piattaforme intermediarie sul mercato digitale, perché puntano a diventare il mercato: in altre parole ad essere gli intermediari unici nelle nostre vite onlife”, ha osservato Antonio Nicita.
“È positivo il Data Governance Act e la strada da perseguire”, ha concluso Nicita, chiamato da Enrico Letta nella nuova segreteria del PD, “è quella della nuova regolazione delle piattaforme digitali, come sta facendo la Commissione europea nell’affermare il primato della sua visione della digitalizzazione con uno standard europeo regolatorio per la definizione del nuovo capitalismo digitale”.

Alovisio (Univ. Torino): “Dal libro emerge l’importanza della sicurezza funzionale”

“Il libro curato dal prof. Pizzetti ci aiuta ad affrontare le future sfide dell’economia digitale e, tra l’altro, fa emergere l’importanza della sicurezza funzionale, della security by design: l’igiene informatica è importante come lavarsi le mani”, ha detto Mauro Alovisio, coordinatore corso di perfezionamento universitario GDPR, Università di Torino.

Cerrina Feroni (Vicepresidente Garante): “Tutela dei dati come asset per lo sviluppo tecnologico”

“La chiave di volta del GDPR è l’accountability. È il titolare del trattamento il vero protagonista, l’Autorità Garante è l’arbitro, che non deve indicare soluzioni, ma valutare la correttezza di quelle adottate per la protezione dei dati secondo le norme. Non solo. Tra le missioni del nuovo collegio c’è il diffondere la cultura della consapevolezza del controllo dei propri dati, l’esercizio del libero arbitrio e stimolare l’innesto di una normativa per la trasparenza delle big tech”, ha affermato Ginevra Cerrina Feroni, vicepresidente del Garante per la Protezione dei Dati Personali.

“Non una privacy per la privacy, ma la protezione dei dati in un nuovo paradigma per essere un asset per lo sviluppo tecnologico”, ha aggiunto Cerrina Feroni. “Il digital green pass è un esempio delle nuove sfide da affrontare con nuovi strumenti digitali e, al contempo, con la garanzia della protezione dei dati. L’Autorità deve avere un ruolo cruciale di arbitro della Rete stando nella Rete per dare risposte concrete. Questo nuovo approccio”, ha concluso, “è necessario per evitare che il mondo delle big tech ci travolga”.

Come rivedere il talk