Cinema italiano fuori dalla crisi. A fine 2010 saranno venduti 120 milioni di biglietti e incassi già a +23,3%

di Flavio Fabbri |

Italia


Cinema

Presentati alla Casa del Cinema di Roma i dati del mercato cinematografico per il 2010 e le prossime Giornate Professionali di Cinema che si terranno a Sorrento, dal 29 novembre al 1 dicembre 2010. Un cinema che gode sicuramente di ottima salute, come hanno voluto sottolineare i rappresentanti dell’Associazione Nazionale esercenti Multiplex (Anem), dell’Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive (Anica) e dell’Associazione Nazionale Esercenti Cinema (Anec), con un aumento di presenze in sala del 15,19% e di relativi incassi del 23%. Da gennaio a novembre 2010, quindi, il cinema è tornato a volare, incrementando ulteriormente il suo stato di grazia che già nel 2009 aveva cominciato a mostrare con le prime pellicole in 3D. Proprio l’utilizzo delle più recenti tecnologie tridimensionali è stato più volte citato dagli speaker del tavolo come fattore di crescita molto rilevante, da affiancare alle più ampie applicazioni del digitale nel cinema.

 

La crisi del cinema è finita e lo dobbiamo al digitale e al 3D – ha affermato senza mezzi termini Paolo Protti, presidente Agis e Anec, in apertura di conferenza – è molto probabile che entro quest’anno verranno venduti almeno 120 milioni di biglietti. Una cifra ragionevole, se si pensa che siamo già oltre i 95 milioni di biglietti venduti e che si stanno per avvicinare le vacanze di Natale, periodo tradizionalmente favorevole ai prodotti cinematografici“. Un cinema che svolge anche un ruolo notevole in termini di rafforzamento del prodotto nazionale e vedere, come ha sostenuto Protti, “Che le Istituzioni non fanno nulla per alimentare ulteriormente tale settore industriale in positivo, fa molto male“. La cultura non è mai stata solamente un idea, ma anche un industria. Mai come ora, con l’avvento delle tecnologie digitali e dei processi di dematerializzazione, i prodotti culturali di un paese, oltre a mantenere inalterati i riferimenti identitari di un popolo, offrono al mercato un valore aggiunto, che è fatto di idee, creatività e sperimentazione. “Dobbiamo però tutelare tale sistema insostituibile che consente la veicolazione di valori e di idee – ha detto il presidente Agis – con la lotta alla pirateria multimediale e con un pacchetto di norme che incentivino l’industria della cultura, in questo caso il cinema“.

 

Parole che si riallacciano a quanto affermato pochi giorni fa dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della consegna al Quirinale dei Premi De Sica: “Non troveremo le nuove vie per il nostro sviluppo economico e sociale attraverso una mortificazione della risorsa di cui l’Italia è più ricca: la risorsa cultura“. Su questo punto Protti ha invitato la politica ad un maggiore senso di responsabilità e ad una concreta volontà di agire, ricordando che sono tre i provvedimenti urgenti di cui occuparsi: “Il reintegro del FUS almeno a 460 milioni di euro, che era il livello minimo deciso nel 2008, il rinnovo delle misure di incentivazione fiscale per il cinema, tra cui Tax Credit e Tax Shelter, e l’applicazione al mondo dello spettacolo di tutte le agevolazione riconosciute al sistema delle Piccole e Medie Imprese“. Una strada obbligata per il settore, che attende ora delle risposte adeguate dalle Istituzioni, perché produrre cultura è certamente un lavoro affascinante, ma anche un onere, soprattutto finanziario. “Dobbiamo stabilizzare tale buon momento del cinema – ha sottolineato Filippo Roviglioni, presidente della Federazione Anti – Pirateria Audiovisiva – ma abbiamo bisogno di modelli di costi sostenibili lungo tutta la filiera e incentivi al processo di digitalizzazione di tutta la rete delle sale italiane“. “Il 3D è una risorsa per il cinema, ma non deve essere l’unica, perché le tecnologie digitali sono di gran lunga più importanti del tridimensionale, garantendo alle strutture la multiprogrammazione e servizi avanzati di intrattenimento del pubblico“, ha poi spiegato Roviglioni. Un accenno è quindi stato rivolto all’annosa discussione sulle finestre di uscita dei prodotti, con il presidente di Fapav che ha aperto ad una più ampia flessibilità dei prodotti cinematografici che consenta “Una maggiore capacità di sfruttamento economico degli stessi nel loro passaggio al video e quindi al canale dell’home video. Un dato di ulteriore rilevanza, in tale contesto di ritrovata fiducia nel mezzo cinematografico, che però non potrà mai godere dei frutti più belli fino a quando la piaga della pirateria multimediale non sarà debellata del tutto e anche qui si sente l’assenza delle Istituzioni“.

 

Una ripresa del mercato dei prodotti cinematografici e della presenza di spettatori in sala che secondo Carlo Bernaschi, presidente Anem, è iniziata lentamente già dal 2007, rafforzandosi nel 2008 e 2009, fino alla maturazione di uno stato di grazia ritrovata dell’intera industria cinematografica. “Basta vedere i dati di questi 10 mesi del 2010 – ha sostenuto Bernaschi – in cui i multiplex hanno aumentato gli incassi del 25,26% e del 17,56% le presenze di pubblico, a cui seguono anche i piccoli multiplex, da 5 a 7 schermi, che vedono crescere del 36% le entrare e del 23,12% le presenze“. Anche i multisala più piccoli, quelli da 2 a 4 schermi, non sono da meno, ci mostra il presidente Anem: “Con un 22% in più di incassi e un aumento del 14,4% degli ingressi, mentre la crescita delle monosale si attesta al 12,82% in più di incassi e del 6,4% di pubblico. Un ulteriore segnale di quanto il cinema in Italia stia attraversando un momento davvero felice, che finalmente ci fa dimenticare gli anni difficili che abbiamo appena passato“.

 

Parola d’ordine ‘digitalizzare tutto’, ha confermato Bernaschi, perché solo in questo modo si affrontano la sfida dell’innovazione, della competizione internazionale e quella degli investimenti. Un atteggiamento che deve essere mantenuto da tutti i soggetti che si trovano ad operare nell’industria dello spettacolo e quindi del cinema, ha affermato Riccardo Tozzi, presidente Anica, affinché i dati che abbiamo oggi in mano consentano una crescita strutturale e non congiunturale. “E’ un fatto che la produzione italiana di film – ha evidenziato Tozzi – raggiunga ormai, assieme alle coproduzioni, il 27% circa del nostro mercato interno: un dato che ci colloca subito dietro la Francia in Europa, con un aumento medio degli incassi del 20% e di biglietti venduti del 12%“. “Sicuramente un elemento da ricondurre alla forte e veloce penetrazione del 3D – ha specificato Tozzi – ma non solo, se si considera l’enorme aumento di pubblico nelle sale con film italiani in programmazione, anche del 50%. Servono allora più sale cinematografiche, distribuite in maniera omogenea sul territorio nazionale, con l’aggiunta di un rilancio di quelle urbane di qualità e ovviamente tutto questo necessita urgentemente l’aiuto dello Stato“.

 

Uno Stato che a detta di tutti e quattro i rappresentanti di categoria è praticamente assente, proprio ora che invece il settore ha bisogno di consolidare la crescita con norme avanzate, strumenti innovativi di incentivazione, sia per gli esercenti, sia per i produttori, e di frenare la criminalità informatica che lucra sull’industria culturale. Su questo Tozzi ha le idee molto chiare: “Dobbiamo sforzarci, noi come associazioni, assieme a nuovi interlocutori come le Regioni, di recuperare questi potenziali clienti del sistema cultura e non pensare solamente a strumenti repressivi, anche facendo lavoro di lobbyng in Parlamento e nella stessa televisione, che dovrebbe aumentare i passaggi di film italiani e diminuire quelli stranieri“.

 

Per tutti questi motivi la 33 edizione delle Giornate Professionali di Cinema, che si terrà a Sorrento nei giorni che vanno dal 29 novembre al 1 dicembre 2010, acquista un ulteriore valore celebrativo, non più solo nostalgico, ma anche di spinta in avanti alla ricerca di nuove strade e di conferma di quelle già conosciute. Certamente i tempi in cui Dino De Laurentis, recentemente scomparso e a cui è stata dedicata questa edizione delle Giornate di Cinema, dimostrava al mondo di cosa gli italiani sono capaci di fare con la fantasia e con quale professionalità, non devono essere mai dimenticati, ma bisogna affrontare le nuove sfide provenienti dai mercati internazionali. Saranno, infatti, oltre 2000 gli accreditati all’evento organizzato dall’Anec, in collaborazione con Anem e Anica, ha ricordato Marta Proietti dell’Ufficio Comunicazione Agis, con la presenza di numerosissimi protagonisti del mondo del cinema, dagli attori ai produttori, mentre il pubblico sarà intrattenuto da decine di trailer, convention, nove anteprime mondiali e le nomine dei vincitori dei celebri Biglietti d’Oro, che ogni anno l’Anec riconosce ai film di maggiore successo di pubblico e alle migliori sale cinematografiche.