MEGAFON: 8 mila sms finiscono in rete per errore tecnico, resi pubblici testi e numeri di telefono

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VINTI

C’è un problema tecnico alla base del grave caso di violazione della privacy che ha coinvolto in Russia la MegaFon, Yandex e migliaia di cittadini e utenti della rete. MegaFon, uno dei tre principali operatori di telecomunicazioni del grande paese asiatico con più di 30 milioni di abbonati, ha ammesso che nei giorni scorsi oltre 8000 sms gratuiti, inviati direttamente dal sito web della compagnia telefonica, sono finiti inavvertitamente nelle pagine del motore di ricerca nazionale Yandex.

Praticamente, migliaia di numeri di telefono, indirizzi mail, nomi e cognomi di cittadini e testi dei messaggi, sono stati resi pubblici al mondo, causando la più grande violazione del diritto alla riservatezza nelle comunicazioni pubbliche in Russia dai tempi dell’Unione Sovietica e del terribile Kgb. Cosa sia successo davvero ancora non si sa con esattezza e, mentre i tecnici di Megafon cercano di accertare le cause del disservizio, qualcuno chiede a gran voce commissioni di inchiesta governative e indagini da parte della magistratura.

Yandex ha bloccato le pagine al centro della vicenda e anche il servizio di sms gratuiti online di MegaFone non è accessibile agli utenti, con la pubblicazione del tradizionale messaggio ‘under construction‘. Provare il danno non sarà semplice, spiegano le associazioni per i diritti del consumatore, ma una qualche azione di rimostranza è pur dovuta. I testi di quei messaggi erano per lo più a carattere personale, intimo, con espliciti riferimenti sessuali ed erotici, ma anche sentimentali, amichevoli e lavorativi. Situazioni imbarazzanti, insomma, che vanno oltre la violazione di una legge, mettendo in ridicolo migliaia di persone, rendendo pubblici messaggi assolutamente privati e coinvolgendo intere famiglie.

Visto il repentino caos generato dall’accaduto, le altre due compagnie telefoniche del paese ne hanno subito approfittato: Mts e Bee Line, senza perdere tempo, hanno iniziato a pubblicizzare la sicurezza e l’efficienza dei loro servizi. Un fattore di marketing che al momento può anche attrarre molti utenti, ma che certo non aiuta a risolvere il problema della sicurezza informatica e della protezione della privacy di cittadini e utenti di internet in Russia.