Il piano

Rinnovabili, Svezia 100% green nation entro il 2040

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Un piano per sostituire il nucleare con un mix di eolico e idroelettrico. Necessari nuovi distretti energetici europei per l’interconnessione e la distribuzione di risorse energetiche rinnovabili in eccesso.

Il 57% delle risorse energetiche disponibili in Svezia vengono da fonti rinnovabili. Vento ed idroelettrico le due principali, ma anche il nucleare continua a dare il suo apporto. L’annuncio della direttrice generale dell’Ispettorato svedese per i mercati energetici, Anne Vadasz Nilsson, fa però ben sperare sul ridimensionamento di quest’ultima fonte e sull’implementazione dei progetti low carbon economy.

Entro il 2040 la Svezia vuole diventare un Paese al 100% green, cioè a zero impatto ambientale, ad economia decarbonizzata e totalmente orientato alle fonti rinnovabili, come l’Islanda ha già fatto dal 2012.

I Paesi scandinavi sono tra i più attivi sul fronte della clean energy o dell’energia pulita, ma considerano tra le fonti rinnovabili anche l’energia nucleare, che da sola proprio in Svezia ancora copre il 38% del fabbisogno annuo di energia elettrica.

La vera novità, stando alle parole della Nilsson riportate da Reuters lo scorso lunedì, sarà proprio il ricorso al nucleare a venire meno nelle prossime due decadi: “Il nucleare è una fonte energetica dispendiosa, sia in termini di costi, sia di gestione e stoccaggio delle scorie”. “La Svezia è un Paese con una bassa densità abitativa, contiamo di poter rapidamente sostituire il nucleare anche solo con l’eolico e l’idroelettrico per soddisfare l’intera domanda di energia”, ha dichiarato la direttrice.

Certo, solo il vento forse non basterà, ma con un mix ben bilanciato di fonti, si potrebbero ottenere enormi risultati in tal senso. Basti pensare che la Danimarca, grazie al vento, copre il 140% del suo fabbisogno di energia elettrica. Significa che quella in eccesso è venduta ai Paesi vicini, Germania, Norvegia e proprio la Svezia.

Immaginando un sistema avanzato di interconnessione e scambio di flussi energetici tra Paesi confinanti si potrebbe pensare di costruire distretti energetici a zero impatto ambientale in più parti d’Europa. È così che la Norvegia venderà energia idroelettrica alla Gran Bretagna a partire dal 2022 ed è così che la Svezia lo farà con la Finlandia in un prossimo futuro.