CINEMA: Hollywood, perso il 70% dei film muti

di di Flavio Fabbri |

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È senza appello la sentenza della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti che, in un’indagine commissionata dal National Film Preservation Board, ha decretato la perdita definitiva del 70% dei film muti girati a Hollywood fino al 1930.

 

Nel dettaglio, i dati indicano che, ad oggi, è ancora sano il 14% degli 11 mila film muti prodotti tra il 1912 e il 1930, a cui si aggiunge un altro 11% di pellicole reperibili sui mercati internazionali, ma per il restante 70% non c’è più niente da fare.

 

I motivi? A detta di David Pierce, storico e archivista che per due anni ha portato avanti la ricerca, sono da individuare soprattutto nell’incuria, in mancati interventi di restauro, in incendi, deterioramento dei materiali per i tanti anni passati e in alcuni casi in furti veri e propri.

 

Per ogni film oggi in salvo al Museum of Modern Art (MOMA) di New York, almeno sei o sette non esistono più. Si calcola che tra i grandi studios hollywoodiani, ancora sono conservati in maniera decente il 68% dei film muti targati MGM e solo il 30% di quelli della Paramount Pictures

 

Il cinema muto rappresenta non solo una forma d’intrattenimento, tra le più grandi del tempo, in alcuni casi vere e proprie opere d’arte, ma un pezzo della storia degli Stati Uniti di un secolo fa. Ognuna di queste pellicole consente a tutti noi di fare un viaggio indietro nel tempo, per visitare città e scoprire da vicino modelli sociali e di comportamento ormai completamente dimenticati.

 

Il cinema muto di quegli anni portava in sala ondate di pubblico come mai era accaduto prima, in diverse parti del mondo. Solo negli USA si calcola che poco meno di 46 milioni di spettatori affollavano le sale settimanalmente. Nel 1920 la popolazione totale degli Stati Uniti non superava i 116 milioni di abitanti.