PREVENIRE

Technostress

a cura di Paola Vinciguerra |

L’epoca in cui viviamo è frutto di enormi rivoluzioni a livello tecnologico che ha coinvolto anche i modi e i tempi del lavoro. Ci ritroviamo sempre di più a lavorare da casa, nel tragitto da casa al lavoro, nei momenti che dovrebbero essere di pausa.

Questa flessibilità acquisita dal lavoratore è stata possibile grazie all’uso delle nuove tecnologie soprattutto informatiche come pc, tablet, smartphone, etc. Tutto ciò, se da una parte ha favorito la possibilità di poter gestire autonomamente il proprio tempo, dall’altra ha dilatato questo tempo che viene sempre di più impiegato a lavorare.

La difficoltà economica, che in questo momento tutto il mondo sta attraversando, impone necessariamente all’individuo ritmi di lavoro sempre più frenetici, impiegati principalmente all’aumento delle proprie entrate. Tutto ciò può portare al cosiddetto technostress. Questo termine ha l’intento di definire quello stress indotto dall’uso della tecnologia soprattutto informatica. Questo tipo di stress è indotto e colpisce quegli individui che per necessità lavorano a stretto contatto con queste tecnologie. Occorre a questo punto fare una distinzione fra il technostress e la tecnodipendenza la quale è invece una vera e propria patologia. Questo stress indotto dalla tecnologia, oltre a farci sperimentare disagio ha delle caratteristiche proprie ed è innescato da quello che possiamo definire un sovraccarico di informazioni, il quale dà luogo ad un senso di confusione e disturbi psicocomportamentali: ansia, rabbia, apatia, noia, depressione, stanchezza, frustrazione, irritabilità, aggressività, evitamento, difficoltà di concentrazione e di decisione, aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, vertigini, mal di testa, scarsa produttività, antagonismo sul posto di lavoro e insoddisfazione.

La risposta che si ha dinanzi a un evento stressante è altamente soggettiva e l’uso dei mezzi tecnologici può essere vissuto dal lavoratore come un ulteriore stressor se esperito come intrusivo. La prevenzione è la cura migliore. Il primo passo è quello di agire dei cambiamenti nelle nostre abitudini e stili di vita per mitigare le fonti dello stress: regolarizzare i ritmi sonno-veglia, imparare a godere dei momenti presenti e reali, fare attenzione all’alimentazione, assumere meno alcolici ed energizzanti tipo il caffè, scaricare la tensione praticando attività sportiva, utilizzare al meglio il tempo trascorso in famiglia o con gli amici per ricaricarsi.