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9 consigli su come evitare le truffe sulle bollette luce e gas

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Il metodo migliore per difendersi dalle truffe sulle bollette luce e gas è la prevenzione. Con piccoli ma fondamentali accorgimenti, infatti, è possibile giocare d’anticipo e prevenire i tentativi di truffa. Ecco 9 consigli per bloccare i tentativi di truffa sulle bollette.

Rubrica settimanale Sos Energia, frutto della collaborazione fra Key4biz e SosTariffe. Una guida per il consumatore con la comparazione dei prezzi dell’elettricità, del gas e dell’acqua. Per consultare tutti gli articoli, clicca qui.

Le truffe sulle bollette luce e gas rappresentano una concreta minaccia per i consumatori. Purtroppo, infatti, le forniture energetiche (ed i relativi contratti) diventano, fin troppo spesso, gli obiettivi di truffatori professionisti alla ricerca di guadagni facili sfruttando gli ignari utenti. Durante la pandemia, inoltre, i rischi legati alle truffe sulle forniture di luce e gas si sono moltiplicati a causa della crescita delle truffe digitali, spesso legati a casi di “phishing”.

A fa il punto sulla situazione arriva una nuova indagine dell’Osservatorio SOStariffe.it. Lo studio ha analizzato le principali truffe sulle bollette luce e gas andando ad evidenziare anche quali sono i rischi per i consumatori, soprattutto dal punto di vista economico, e le varie contromisure da mettere in pratica per proteggersi, evitando i tentativi di raggiro dei truffatori.  

Per scegliere nuove tariffe luce e gas e tagliare le bollette, invece, è possibile affidarsi al comparatore di SOStariffe.it per offerte luce e gas. Il comparatore, infatti, racchiude tutte le migliori tariffe dei fornitori regolarmente autorizzati ad operare sul mercato energetico italiano. L’offerta scelta sarà attivabile direttamente dal sito del fornitore (senza intermediari di alcun tipo e senza costi aggiuntivi per il cliente).

Vediamo ora i dati della nuova indagine:

Le truffe bollette luce e gas diventano digitali

Negli ultimi anni, le truffe sulle bollette di luce e gas sono diventate sempre più “digitali”. I truffatori, infatti, tendono ad utilizzare con sempre maggior frequenza i canali digitali per tentare di portare a segno i loro raggiri. La tecnica più utilizzata per questo tipo di truffe è il phishing. Si tratta di un sistema molto diffuso tra le truffe online che ha come obiettivo quello di sottrarre dati personali o finanziari o anche password di accesso ad un account degli utenti.

Il rischio di imbattersi in un tentativo di phishing collegato alle bollette di luce e gas è sempre più elevato. La maggior parte degli attacchi di questo tipo viene effettuato via e-mail. Il sistema utilizzato dai truffatori è oramai rodato. Vengono inviate e-mail ad un gran numero di indirizzi di posta elettronica con l’obiettivo di “pescare” delle vittime. Tali e-mail simulano delle comunicazioni inviate dai fornitori di luce e gas. L’obiettivo della truffa è far credere all’utente che la mail sia stata effettivamente inviata dal proprio fornitore.

In queste mail è solitamente presente un collegamento ad una pagina web in cui si svolgerà effettivamente la truffa. Tale pagina web simulerà il sito del fornitore (attenzione a controllare l’URL del sito quindi). I truffatori proveranno a convincere l’utente a fornire dati personali e i dati della fornitura (in particolare il codice POD per l’energia elettrica e il codice PDR per il gas) o anche solo ad inviare una copia digitale della propria bolletta. In questo modo, per i truffatori sarà possibile attivare un contratto di fornitura non richiesto intestato alla vittima.

Le truffe che sfruttano il phishing sono, spesso, molto più articolate. L’obiettivo dei truffatori, infatti, è quello di sottrarre dati personali dell’utente. Tali dati possono anche essere dei dati di pagamento (in questo caso, l’utente inizierà a registrare addebiti non richiesti sulla propria carta di pagamento) o anche credenziali d’accesso ad un account, con il rischio di perdere l’accesso a tale account successivamente. Il phishing è una minaccia concreta e si può manifestare in vari modi.

Alcune truffe di phishing legate alle bollette di luce e gas sfruttano gli SMS invece che le e-mail. In questo caso, il rischio di scambiare una comunicazione truffaldina per una legittima da parte del proprio fornitore è ancora maggiore. I messaggi di testo, infatti, non presentano alcuna grafica e per i truffatori è più facile simulare le comunicazioni di un fornitore.

I metodi tradizionali sono sempre una minaccia

Per quanto riguarda le truffe sulle bollette di luce e gas bisogna prestare la massima attenzione anche ai metodi tradizionali. I rischi legati alle “solite” truffe restano sempre gli stessi. Molti truffatori continuano a portare avanti i loro tentativi di raggiro tramite call center e con l’ancora più tradizionale porta a porta. Nella maggior parte dei casi, queste truffe puntano ad attivare un nuovo contratto luce o gas per l’utente.

Tra le truffe più diffuse e famose c’è la “truffa del sì”. Il sistema di questa truffa è molto semplice. L’utente, via call center, viene spinto a pronunciare parole come sì o confermo. Tali parole verranno poi rimontate per creare una falsa registrazione in cui l’utente accetta l’attivazione di un contratto di fornitura che, generalmente, si rivela essere particolarmente sconveniente in termini di condizioni economiche applicate.

C’è poi la “truffa della fine del mercato tutelato”. In questa truffa, il venditore disonesto proverà a convincere l’utente ad attivare un nuovo contratto luce o gas con la scusa dell’obbligo di passare al Mercato Libero a causa della fine del mercato tutelato. In realtà, non c’è alcun obbligo ed il mercato tutelato continuerà almeno fino al dicembre del 2022 per i clienti domestici.

Tra le truffe via telefono più note c’è quella del “distributore locale”. Questa truffa prevede un raggiro basato sulla scarsa conoscenza del mercato energetico. Il venditore proverà a convincere l’utente della possibilità di attivare un contratto di fornitura a condizioni agevolate rivolgendosi direttamente ad un non meglio precisato distributore locale di energia. In realtà si tratta di una truffa vera e propria. Questo distributore locale non esiste e il contratto attivato è generalmente poco conveniente.

C’è poi la vasta gamma di truffe che vengono effettuate porta a porta. Quelle viste via call center possono, in alcuni casi, essere portate avanti anche porta a porta. I truffatori, quando agiscono “di persona”, proveranno ad eseguire anche la truffa del finto esattore, per riscuotere denaro per delle bollette arretrate, o la truffa del finto tecnico, per intrufolarsi in casa dell’utente con lo scopo di sottrarre denaro, oggetti o informazioni legate alla fornitura.

Come sono cambiate le truffe negli ultimi anni e quali sono i rischi per gli utenti

Nel corso degli ultimi anni, evidenzia l’indagine dell’Osservatorio SOStariffe.it, si è registrata una netta crescita delle truffe digitali. Il phishing è diventato un sistema sempre più utilizzato per realizzare le truffe legate al mercato energetico. Si tratta anche di un sistema in grado di garantire un maggiore anonimato ai truffatori che non dovranno esporsi direttamente per portare a segno i loro raggiri. Le truffe “tradizionali”, purtroppo, continuano ad essere molto diffuse.

Per quanto riguarda i rischi per gli utenti, invece, il principale rischio è di natura economica. L’attivazione di un contratto di fornitura non richiesto (e solitamente molto svantaggioso in termini tariffari) comporta un aumento netto dei costi della fornitura. Se l’utente non si accorge subito del raggiro rischierà di registrare una vera e propria stangata in bolletta con un danno economico di decine o addirittura centinaia di euro.

Con il phishing, inoltre, è possibile dover fare i conti con la sottrazione di dati personali o anche con la sottrazione di dati di pagamento che potrebbe tradursi in un ulteriore danno economico, legato ad addebiti non richiesti sulla propria carta. Potenzialmente, il phishing può causare danni enormi con la sottrazione anche di credenziali d’accesso ai propri account e la perdita degli stessi o delle informazioni collegate.

Come difendersi dalle truffe sulle bollette luce e gas

Il metodo migliore per difendersi dalle truffe sulle bollette luce e gas è la prevenzione. Con piccoli ma fondamentali accorgimenti, infatti, è possibile giocare d’anticipo e prevenire i tentativi di truffa. Ecco alcuni consigli forniti dall’Osservatorio SOStariffe.it per bloccare i tentativi di truffa sulle bollette:

  • non condividere mai i codici POD e PDR delle proprie forniture; tali codici sono necessari per attivare un contratto luce o gas; senza questi codici (che sono riportati rispettivamente sulla bolletta della luce e su quella del gas) i truffatori non potranno attivare alcun contratto non richiesto
  • non firmare mai contratti o documenti senza leggerli prima con attenzione; nelle truffe porta a porta, infatti, i truffatori cercando di far firmare agli utenti dei documenti “non vincolanti” che si riveleranno essere dei veri e propri contratti
  • non condividere mai una bolletta con soggetti non identificati; le bollette includono tutti i dati necessari per attivare un nuovo contratto di fornitura e i truffatori tenteranno di impossessarsene in ogni modo
  • non fare entrare presunti tecnici in casa; eventuali interventi tecnici sull’impianto verranno comunicati in anticipo dal distributore locale di energia; in ogni caso, richiedere sempre un documento di identità al tecnico prima di farlo entrare in casa
  • non comunicare dati sensibili a terzi non identificati
  • non far entrare mai nessuno in casa e non fornire denaro per presunti pagamenti arretrati
  • durante le telefonate con i call center non pronunciare mai parole come sì e confermo
  • non cliccare mai su link inclusi nelle mail o negli SMS ricevuti da soggetti identificati; non fornire mai dati personali o dati della fornitura e fare riferimento esclusivamente ai canali digitali del proprio fornitore (sito web e app sono sempre indicati sulle bollette)
  • in caso di attivazione di un contratto luce o gas non richiesto, presentare subito reclamo al nuovo fornitore e richiedere l’attivazione della “procedura di ripristino veloce” prevista da ARERA