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700 Mhz al mobile, Oettinger non transige: ‘5G vitale per la Ue’

Oettinger

700 Mhz al mobile entro il 2020, oggi Guenther Oettinger, commissario Ue alla digital economy, è tornato sulla proposta di ieri della Commissione Europea e si è mostrato perentorio: ‘Gli Stati membri devono agire entro il 2020 – ha detto oggi – l’Europa deve agire all’unisono per essere leader e all’avanguardia nel 5G”, ma per raggiungere questo risultato “è necessario disporre di nuove risorse frequenziali, che non riguarderanno soltanto la banda UHF (700 Mhz) ma anche le alte frequenze sopra i 6 Ghz”, precisa il commissario, secondo cui è necessario eliminare i silos nazionali perché “le frontiere sono irrilevanti per lo spettro radio”.

Un chiaro messaggio ai 28 stati membri: il nuovo mercato dell’Internet delle cose, con 20 miliardi di oggetti connessi nel 2020, potrà prosperare soltanto se le frequenze saranno coordinate.

Un esempio pratico riguarda le connected cars, le auto connesse, che potranno prosperare soltanto se non ci saranno problemi transfrontalieri di connessione per gli utenti. Sarebbe il colmo se un’auto acquistata ad esempio in Germania non funzionasse all’estero perché le frequenze usate per i servizi M2M a bordo non viaggiano sulla stessa banda del paese di provenienza.

Per ottimizzare l’uso delle frequenze, sarà inoltre necessario prevedere nuove modalità di condivisione delle risorse, ha aggiunto Oettinger.

Tanto più che il 5G aprirà nuovi mercati, legati all’Internet of Things, che vanno al di là del settore Tlc. Un esempio per tutti è quello dell’eHealth.

Oettinger è consapevole del fatto che ci saranno delle “resistenze da parte di alcuni stakeholder e stati membri”, ma è determinato a farsene carico, perché il successo europeo del 5G dipende “dall’impegno congiunto di tutti gli stakeholder”.

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