Secondo un rapporto pubblicato dal principale organo consultivo dell’UE in materia di spettro radio, il Radio Spectrum Policy Group (RSPG), la parte alta della banda 6 GHz in Europa dovrebbe essere condivisa dai settori della telefonia mobile e del WiFi.
Poiché entrambi i settori rivendicano con forza l’utilizzo della banda a 6 GHz per soddisfare la crescente domanda di servizi Internet, l’RSPG raccomanda all’Europa di perseguire una politica di uso condiviso delle frequenze.
La bozza di parere, che include proposte tecniche sulla condivisione della banda, è aperta ai commenti del pubblico fino ad agosto e sarà utilizzata dalla Commissione europea per definire la politica dell’UE in materia di banda.
La banda a 6 GHz è già utilizzata in parte per il WiFi e gode di un forte sostegno da parte degli Stati Uniti per mantenerla esente da licenza per le applicazioni WLAN. Allo stesso tempo, l’industria della telefonia mobile rivendica questa stessa banda per fornire capacità aggiuntiva per le reti 5G e 6G e desidera che le frequenze siano riservate alle reti mobili con licenza.
All’ultima Conferenza Mondiale delle Radiocomunicazioni dell’ITU del 2023, l’Europa ha ritardato la decisione sulla banda 6 Ghz a causa delle opinioni contrastanti e delle pressioni degli attuali utenti della banda nel settore satellitare.
All’RSPG è stato chiesto di valutare le opzioni a lungo termine, esaminando in particolare il potenziale dell’utilizzo dello spettro per raggiungere gli obiettivi di connettività del “Decennio Digitale” dell’UE per il 2030.
Utenti prioritari
La bozza di parere è stata ora pubblicata e favorisce un’opzione per l’uso condiviso da servizi mobili e WiFi, con riprotezione per gli utenti esistenti come i servizi satellitari fissi e di radioastronomia in alcuni paesi.
I servizi mobili avrebbero la priorità nella parte alta della banda e i servizi WiFi in quella inferiore, il che significa che ciascuno potrebbe accedere all’altra parte della banda se può operare senza interferenze con i servizi prioritari.
L’esatta ripartizione delle frequenze dipenderà dalle opzioni tecniche elaborate dall’organismo europeo di coordinamento delle telecomunicazioni, la CEPT.
Preparativi per la WRC
L’RSPG si è riservato il diritto di rivedere il proprio parere in attesa dell’esito degli studi della CEPT sugli aspetti tecnici dell’uso condiviso dello spettro. Questo, insieme al feedback della consultazione di mercato, confluirà nel suo parere definitivo per la banda alta dei 6 GHz, che dovrebbe essere approvato nella riunione plenaria di novembre.
La politica dell’UE dovrà essere finalizzata entro la prossima WRC del 2027, in cui anche la banda adiacente dei 7 GHz potrebbe essere presa in considerazione per i servizi mobili. L’RSPG ha inoltre appena pubblicato un parere provvisorio sulla WRC 2027, delineando le potenziali decisioni che potrebbero emergere per le politiche dell’UE in un’ampia gamma di settori. Tra questi, lo spettro utilizzato per il mercato emergente dei servizi satellitari mobili direct-to-device, un settore in cui l’RSPG ha anche emesso il suo parere definitivo sui regimi di autorizzazione.