Banda ultralarga

5G, via libera del Mise al bando di gara. Di Maio ‘Inizia l’era del 5G’

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Il ministro Luigi Di Maio: 'Oggi è stato approvato il bando di gara e il relativo disciplinare, i cui testi dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale saranno disponibili sul sito internet del Ministero'.

“Oggi è stato approvato il bando di gara e il relativo disciplinare i cui testi dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale saranno disponibili sul sito internet del Ministero. La procedura di gara per l’assegnazione dei diritti d’uso di frequenze radioelettriche da destinare a servizi di comunicazione elettronica in larga banda mobili terrestri bidirezionali nelle bande 694-790 MHz, 3600-3800 MHz e 26.5-27.5 GHz prende l’avvio delle disposizioni della legge di bilancio 2018 che prevedeva importanti misure economiche per favorire la transizione alla nuova tecnologia 5G”. E’ quanto si legge in auna nota del ministro dello Sviluppo Economico, del Lavoro e delle Politiche Sociali Luigi di Maio.

Bisognerà quindi attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per conoscere in dettaglio i termini dell’asta dalla quale lo Stato attende incassi per 2,5 miliardi di euro, di cui la metà già quest’anno. E verificare se sono previsti cambiamenti rispetto alla roadmap fissata dalla Legge di Bilancio nel percorso di liberazione della banda 700 contro cui hanno fatto ricorso al Tar alcuni broadcaster, fra cui Mediaset e Cairo.

“Con la pubblicazione del bando e del disciplinare di gara, l’Italia si conferma tra i paesi leader in Europa per lo sviluppo del 5G – si legge nella nota del ministro Di Maio – Questo atto rappresenta, infatti, un’importante decisione strategica che ci pone all’avanguardia sia per la quantità e la qualità dello spettro messo a disposizione degli operatori di comunicazione elettroniche sia per le potenzialità di sviluppo di servizi innovativi per i cittadini, le imprese e per la stessa pubblica amministrazione. Le caratteristiche di tale nuova tecnologia consentirà la digitalizzazione di ampi settori economici: dai trasporti all’industria, all’agricoltura, alla cultura, alla scuola, alla sanità, al turismo, all’ambiente, garantendo ampi margini di crescita per il nostro Paese”.

“Le differenze tra il 4G e il 5G – continua il Ministro – vanno al di là della maggiore velocità e si traducono, come già anticipato, in un più elevato numero di dispositivi connessi simultaneamente, in una più elevata efficienza spettrale di sistema (volume di dati per unità di area), un più basso consumo delle batterie, una migliore copertura, alte velocità di trasmissione in porzioni più grandi dell’area di copertura, latenze inferiori, un più elevato numero di dispositivi supportati, costi più bassi per l’installazione delle infrastrutture, una più elevata versatilità e scalabilità e, infine, una più elevata affidabilità delle comunicazioni”.

“Voglio infine rimarcare come la connessione a Internet sia espressione di democrazia e debba essere considerata un diritto primario di  ogni cittadino. Tutti i consumatori avranno diritto alla fruizione dei servizi di fonia e internet a un prezzo accessibile, come stabilito dagli artt. 79 e 80 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche approvato dal Parlamento Europeo”, ribadisce Di Maio. “C’è libertà degli Stati di prevedere fondi interamente nazionali o privati per sostenere la misura. C’è inoltre libertà degli Stati di prevedere che le fasce deboli abbiano pacchetti agevolati in modo tale che non siano socialmente escluse arrivando a erogare il servizio gratis, se ritenuto necessario, compatibilmente con il regolamento sul regime di aiuti di stato. Internet – conclude il Ministro – deve essere considerato un bene di prima necessità, alla stregua dell’acqua e dell’energia elettrica, accessibile a tutti, in special modo ai più svantaggiati economicamente”.