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5G, più di 100 nuove reti lanciate nel 2020

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Il rollout delle nuove reti 5G ha subito un'accelerazione l'anno scorso nono-stante la pandemia e secondo le previsioni continuerà a livello globale anche nel 2021.

Più di 100 nuove reti 5G sono state lanciate nel 2020 a livello globale, con l’avvio delle attività in diversi paesi fra cui Australia, Canada, Italia, Giappone, Polonia, Hong Kong, e Svezia.

Il nuovo standard di comunicazione comincia a prendere piede un po’ dappertutto, dopo i primi lanci sperimentali del 2018, limitati dall’assenza di device abilitati.

La situazione ha cominciato a migliorare nel secondo semestre del 2019, grazie alla presenza sul mercato di un numero maggiore di dispositivi e alle prime mosse commerciali degli operatori.

Uno dei primi paesi a lanciare il 5G sono stati gli Emirati Arabi Uniti, con l’operatore Etisalat, che ha lanciato il primo sistema di nuova generazione nel 2018 ma soltanto a partire dalla modalità Fixed Wireless. A seguire, i primi smartphone 5G sono arrivati soltanto a metà del 2019 negli Emirati Arabi Uniti e le telc hanno annunciato il lancio a maggio sia con Etisalat sia con il concorrente Du.

Crescita costante del 5G nel 2020

Ma il vero decollo del 5G c’è stato lo scorso anno, nonostante i problemi di rollout delle reti dovuti alle restrizioni del Covid-19. Secondo i dati di TeleGeography, erano 153 le reti 5G funzionanti a livello globale alla fine del 2020, in netto aumento rispetto alle 53 della fine del 2019 e alla manciata di reti operative nel 2018.

Aste anticipate

A partire prima sono stati i mercati dove le aste per l’assegnazione delle frequenze si sono tenute presto. Uno di questi è Hong Kong, dove la vendita delle bande 3.3GHz, 3.6GHz, 4.9GHz e 26GHz si sono chiuse fra marzo e novembre 2019. Una ulteriore asta in banda 600MHz e 700MHz è prevista entro il 2021.

I primi servizi 5G a Hong Kong sono stati lanciati da HKT, 3 e CMHK ad aprile del 2020. Il mese successivo è partito anche il quarto operatore SmarTone.

Altri paesi hanno chiuso le gare per lo spettro anche prima. Ad esempio l’Italia, che ha assegnato la banda 700 Mhz, 3.5 Ghz e 26 Ghz nel settembre-ottobre 2018 agli operatori Tim, Vodafone, WindTre, Iliad e Fastweb.

 Vodafone e Tim sono stati i primi a lanciare i servizi commerciali a giugno 2019.

L’Australia, nel frattempo, ha chiuso l’assegnazione della banda 3.5 Ghz a dicembre 2018, con le frequenze che sono finite a Telstra, Vodafone/TPG, Optus, e all’wholesale provider Dense Air Australia.

Telstra è stato il primo operatore a fornire servizi 5G, mettendo sul mercato i primi router 5G nel maggio 2019, con il primo smartphone compatibile che è partito il mese successivo.

Alcuni operatori non hanno aspettato lo spettro per partire col 5G

In diversi paesi, gli operatori hanno lanciato il 5G anche prima dell’assegnazione delle frequenze, sfruttando lo spettro già disponibile.

E’ questo il caso della Polonia, dove un’asta per l’assegnazione della banda 3.6-3.8 Ghz programmata a marzo 2020 è stata procrastinata causa Covid. L’asta è attesa per il primo semestre del 2021, ma questo stop non ha impedito che gli operatori partissero già con il 5G. I primi servizi commerciali in Polonia sono stati lanciati da Polkomtel/Plus a maggio 2020, sfruttando le licenze in essere per la banda 2.6GHz.

Gli altri tre operatori polacchi hanno scelto invece di usare lo spettro a 2100 Mhz usato in precedenza per le reti 3G. L’operatore Play ha aperto la sua rete a giugno 2020, mentre Orange è arrivata a luglio e T-Mobile ha seguito soltanto di qualche giorno.

Svezia

Una situazione simile si è verificata in Svezia prima dell’assegnazione ritardata della banda 2.3 Ghz e 3.5 Ghz a gennaio di quest’anno.

Telia e Tele2 avevano già lanciato le prime reti 5G commerciali a luglio del 2020, mentre Tre è arrivata sul mercato oche settimane dopo e Telenor è partita con l’offerta nel centro di Stoccolma a ottobre.

Subito dopo l’asta dello scorso gennaio, Tele2 e Telenor hanno annunciato che la loro joint venture Net4Mobility ha usato la banda 3.5 Ghz per raddoppiare la capacità di download sulla sua rete 5G da 500 Mbps a più di 1 Gbps.

Il servizio è disponibile in più di 30 città svedesi ed entro la fine del 2023 i partner di Net4Mobility hanno in cantiere una copertura del 99% della popolazione.

Il 2021 sarà simile al 2020, con decine di operatori attesi alla fase di attivazione dei servizi.