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5G, perché il Medio Oriente potrebbe essere il primo al mondo ad adottarlo

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Gli operatori della telefonia mobile in Medio Oriente e in Africa settentrionale potrebbero essere i primi al mondo a lanciare il 5G. La previsione emerge dal rapporto di GSMA: ‘Entro il 2025 le connessioni 5G saranno più di 50 milioni in queste aree’.

Entro il 2025, saranno più di 50 milioni le connessioni 5G in Medio Oriente e nell’Africa settentrionale, e questo record sarà raggiunto perché gli operatori di telefonia mobile locali saranno i primi al mondo a lanciare le reti commerciali di quinta generazione. La previsione emerge dal report The Mobile Economy: Middle East and North Africa 2017 curato da GSMA, l’associazione che rappresenta gli operatori mobili a livello globale.

“Le reti 5G copriranno circa il 30% della popolazione, mentre quelle 3G e 4G a banda larga oggigiorno costituiscono quasi la metà delle connessioni esistenti, con un aumento di quest’ultime, stimato, fino al 70% nei prossimi tre anni”, si legge nel rapporto.

Per la precisione Bahrain, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti saranno tra i primi Paesi del mondo a lanciare il 5G, secondo la rilevazione, perché spinti dagli elevati tassi di penetrazione del 4G, sviluppato grazie anche alle politiche economiche dei Governi. Le compagnie telefoniche Etisalat (ha sede ad Abu Dhabi) e Ooredoo (l’unico provider di telecomunicazioni presente in Qatar) sono già alle prese con le “prove tecniche” e hanno come obiettivo, addirittura, il 2020 per inaugurare l’adozione del 5G, ossia del nuovo sistema di rete che raggiunge velocità e capacità maggiori e tempi di latenza molto inferiori ai sistemi cellulari esistenti.
Se invece parliamo del 4G allora il primato spetta all’America del Nord e, secondo un altro report pubblicato a settembre da GSMA, il 5G negli Stati Uniti potrebbe fare il debutto nel 2019.

Che cos’è il 5G e quanto farà bene all’economia globale

Il 5G dovrebbe cambiare radicalmente l’economia mondiale. “Espanderà i limiti del mobile favorendo, fortemente, sia l’Internet delle cose (IoT) sia migliorando i servizi mission-critical per rafforzare la sicurezza”, ha dichiarato Ronan Dunne, vicepresidente esecutivo e presidente di Verizon Wireless, chiudendo il Mobile World Congress Americas che si è svolto il mese scorso. “Entro il 2035, il 5G genererà introiti pari a più di 12 trilioni di dollari a livello globale e darà lavoro a 22 milioni di persone in tutto il mondo”, ha concluso Dunne.

Il 5G è per i telefoni, le macchine o le case?

L’auto senza conducente avrà bisogno del 5G per decollare in via definitiva. La prima generazione di auto senza conducente sarà una specie di monade chiusa in sé, ma le prossime generazioni saranno in grado di comunicare e interagire con altre auto connesse e con le smart road, per migliorare la sicurezza stradale e la gestione del traffico. In sostanza, nel prossimo futuro secondo gli esperti tutto ciò che si trova in strada sarà in grado di parlare e comunicare dati, ma per raggiungere questo stadio è necessaria una latenza estremamente bassa.

E’ vero che di fatto le auto scambieranno piccole quantità di informazioni, ma è vero anche che la trasmissione dovrà avvenire quasi all’istante. E’ qui che entra in gioco il tempo di latenza inferiore al millisecondo delle reti 5G, quando un pacchetto dati corre direttamente fra due auto, oppure rimbalza su un lampione prima di arrivare ad una seconda auto.

Un altro aspetto del 5G è che connetterà fra loro un numero molto maggiore di dispostivi.

Oggi, i moduli 4G sono piuttosto cari, consumano tanto e prevedono piani di funzionamento complicati. Per questo gran parte dell’Internet of Things è rimasto bloccato sul WiFi e altre tecnologie domestiche per i consumer, oppure sul 2G per le aziende. Le reti 5G saranno compatibili con device sempre più piccoli, meno cari e disegnati per il risparmio energetico, in grado di connettere molti più oggetti di piccole dimensioni e diversi tipi di sensori a Internet.

E per quanto riguarda gli smartphone? Il cambiamento più evidente legato al 5G riguarda l’arrivo della realtà virtuale e di quella aumentata. Di conseguenza, sempre più gli smartphone si trasformeranno in dispositivi da utilizzare con le cuffie per la realtà virtuale, mentre la bassissima latenza del 5g e le alte prestazioni di velocità delle nuove reti apriranno al consumo di massa della realtà aumentata di Internet.

L’aspetto del 5G legato alle small cells potrebbe contribuire inoltre ad allargare la copertura, visto che le nuove reti spingeranno perché il router di casa diventi il sito di una cella del network.

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