Il progetto

5G per la guida sicura, progetto Ue Metis da 15 milioni

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Automobili che comunicano tra loro, l’M2M e il 5G salveranno vite umane: il progetto triennale Metis II per ridurre il numero di incidenti sulle strade d’Europa e favorire l’affermarsi della smart mobility

Strade più sicure, grazie ad automobili integrate con le nuove tecnologie per la smart mobility. Il progetto europeo Metis II (Mobile and wireless communications Enablers for Twenty-twenty Information Society) si propone, in un futuro prossimo, di installare sulle automobili degli Stati membri dell’Unione sistemi di comunicazioni mobili e wireless per la comunicazione tra veicoli (M2M).

Finanziato con 15,8 milioni di euro (8 milioni dall’Ue), il progetto triennale Metis II (che terminerà nel 2017) ha tra i suoi obiettivi quello di ottimizzare le prestazioni e l’interconnessione dei sistemi di comunicazione mobile nei veicoli e, quindi, di contribuire a migliorare la sicurezza stradale e diminuire il tasso di incidenti stradali (26.000 decessi l’anno sulle strade d’Europa), applicando la tecnologia 5G.

La rete di accesso radiomobile 5G permette l’adattamento continuo delle forme d’onda, affinché i veicoli possano comunicare tra di loro, superando così l’assenza di una stazione di comunicazione fissa.

In termini di hardware, il sistema contiene tre schede programmabili, ognuna delle quali ha un FPGA (Field-programmable gate array) ad alte prestazioni per integrare le diverse forme d’onda per la trasmissione dei dati attraverso l’aria, e quattro antenne. Queste schede permetteranno la comunicazione diretta tra i veicoli, nonché l’integrazione delle comunicazioni interveicolari nei sistemi di comunicazione mobile convenzionali.

Il consorzio internazionale di 29 partner, comprese aziende americane, cinesi e giapponesi, e che vede per l’Italia la partecipazione del Gruppo Telecom, punta a sviluppare un sistema RAN 5G, funzionante in una vasta gamma di bande di frequenza, per riuscire a offrire diversi servizi tramite la nuova tecnologia.

Come spiega un comunicato Cordis, studi hanno mostrato che sono preferibili ampie bande di frequenze contigue per una serie di motivi, soprattutto legati alla complessità dei dispositivi. In generale, il sistema 5G si baserà su una serie di forme di utilizzo dello spettro, come lo spettro di radiofrequenze con licenza, la condivisione orizzontale delle bande con differenziazione secondo pool dello spettro limitati, il noleggio reciproco e l’utilizzo senza licenza, nonché la condivisione verticale delle bande.

Demo 3D comunicazione interveicolare 5G sviluppato dal Politecnico di Valencia, partner Metis II